martedì 12 ottobre 2010

ANCORA SENZA ATTUAZIONE I TAGLI DEI COSTI DELLA POLITICA

Nel frattempo i lavoratori continuano a pagare la crisi.

“ Sono anni che la UIL-FPL è in prima fila nella lotta alla riduzione dei costi della politica.
Puntualmente vengono fatti proclami ma le promesse, poi, non vengono mantenute. Il 30 settembre u.s. è scaduto il termini per presentare il decreto attuativo che prevedeva la riduzione delle indennità dei politici locali e del provvedimento ancora non c’è traccia.” Così Giovanni Torluccio, Segretario Generale UIL-FPL.
“ L’ultima manovra economica del Governo ha bloccato il rinnovo dei contratti dei lavoratori del pubblico impiego per quattro anni e ha previsto un turn-over del 20%:. Nella Pubblica Amministrazione, cinque pensionamenti potranno essere compensati con un solo nuovo ingresso” continua il Segretario, che afferma “ le misure restrittive sui costi della politica vengono sempre annunciate ma mai realizzate, ma ciò non vale per i lavoratori pubblici, che vengono continuamente colpiti con misure pesanti, che gravano sulla loro busta paga e sul loro potere d’acquisto.”
“ Pensiamo solamente che i costi della politica sono cresciuti nell'ultimo decennio del 40% ad un ritmo doppio degli aumenti delle buste paga. E’ ora di dire basta ad un sistema che penalizza sempre i più deboli, non garantendo il diritto di equità sociale. Annualmente vengono spesi 250 milioni di Euro per mantenere il Parlamento ( in America, per fare un esempio, si spendono 68 milioni) e ben oltre 40 miliardi per mantenere i costi delle cariche politiche e fiduciarie di 20 regioni, 8.102 comuni, 112 province, 365 comunità montane, 215 consigli circoscrizionali, 25 mila società partecipate, 250mila consulenze e centinaia di altri enti costosi e inutili.”
“Non basta tagliare gli stipendi ai politici per risolvere i problemi del Paese, ma ciò rappresenterebbe un segnale ai lavoratori in difficoltà e fungerebbe da buon esempio. Basterebbe, i realtà, decidere di istituire poche macroregioni, di sopprimere le province, le comunità montane, le società partecipate e tutti gli enti inutili, di abolire le consulenze e di razionalizzare l'amministrazione degli 8mila e passa comuni affidandola a city managers scelti tra i 3,5 milioni di funzionari pubblici per trasformare il Paese in efficiente, snello, produttivo e socialmente equo.
“In quest’ottica la UIL-FPL sta portando avanti da mesi la sua campagna “ denunciare per non sprecare”. La mia categoria denuncerà, su segnalazione riservata di cittadini ed iscritti, qualsiasi spreco o disservizio all’interno della pubblica amministrazione. Basterà inviare una mail a bastasprechi@uilfpl.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Sono già centinaia le segnalazioni che ci sono pervenute. Continueremo a far sentire la voce dei cittadini e dei nostri iscritti con l’unico obiettivo di riportare la funzionalità, l’efficienza e la legalità nella PA.”

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