mercoledì 13 ottobre 2010

FISCO. TORLUCCIO (UIL FPL): DETASSAZIONE SALARIO PRUDUTTIVITA' PER I LAVORATORI DEL PUBBLICO IMPIEGO

La Uil Fpl, che rappresenta i lavoratori della Sanità, delle Autonomie Locali e del Terzo Settore, ha aderito alla manifestazione di Roma del 9 ottobre con oltre 4.000 lavoratori provenienti da tutta Italia.
“Questo dato -commenta il Segretario- dimostra la richiesta dei lavoratori di un cambio di passo urgente sul tema del fisco. Il pubblico impiego ha subito un forte assedio negli ultimi mesi: campagne mediatiche diffamatorie sull’inefficienza dei “fannulloni” pubblici, blocco del rinnovo contrattuale e del turn over : soluzioni fin troppo facili per poter sanare i conti pubblici.” -continua il Segretario, che afferma “adesso pretendiamo di veder applicato anche nel pubblico impiego lo stesso trattamento di agevolazione fiscale previsto nel settore privato con la detassazione del salario di produttività”.
“Legare l’alleggerimento del carico fiscale in busta paga al merito e alla produttività significa agevolare una politica fiscale più equa e contemporaneamente migliorare l’efficienza della macchina pubblica. La risorse devono essere reperite attraverso una lotta agli sprechi senza precedenti. Basterebbe che i tagli alla spesa improduttiva previsti dalla manovra estiva vengano realmente effettuati, ridurre enti e consulenze inutili, reinvestendo i risparmi sulla lotta al precariato e sulla qualità della PA, trasformando il Paese in efficiente, produttivo, coeso e socialmente equo.” -prosegue il Segretario, che afferma “ la politica deve dare un forte segnale di valorizzazione del lavoro pubblico, sia al livello nazionale che territoriale. Alla luce del processo federalista non è ipotizzabile, infatti, ottenere una riduzione del carico fiscale al livello nazionale ed il conseguente aumento a livello regionale. Senza una discussione approfondita tra Governo e parti sociali sullo “schema di decreto federale” presentato ieri, si potrebbe rischiare di non riuscire a colmare i divari tra territori che hanno diversa capacità fiscale e differenze sostanziali in termini di accesso ai principali diritti della cittadinanza come scuola, sanità ed assistenza."
“Siamo favorevoli al passaggio dalla spesa storica al costo standard, -conclude Torluccio- ma siamo anche consapevoli dell’eventualità di un “effetto boomerang”, che invece di razionalizzare e responsabilizzare gli enti locali, rischierebbe di aumentare il divario nell’ allocazione dei servizi, con inevitabili ripercussioni nella busta paga dei lavoratori.”

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