Ho letto questo comunicato della Triplice e personalmente non mi piace come è stato impostato.
Pur essendo d'accordo su una parte dei contenuti, è molto generalista, si dice tutto per non dire niente e mi sembra fatto apposta per contestare alla fine esclusivamente l'assegnazione di incarichi dirigenziali agli esterni.
Forse con un pò di calma si poteva impostarlo meglio e magari in una data diversa dallo sciopero generale nazionale del 14 Novembre (dopodomani).
Il personale regionale, che dopo apposita formazione, è stato nominato come "Addetto Antincendio" non dovrebbe percepire economicamente anche la relativa indennità?
E se attualmente non è prevista nel contratto decentrato integrativo, perchè non decidete nel prossimo integrativo del 2013, di farla inserire come voce?
"Indennità Personale preposto Antincendio".
Non capisco perchè poi il personale preposto dovrebbe assumersi questi oneri a costo zero. In tal caso, se la situazione permane così, io rinuncio e comunico le mie dimissioni da questo incarico al Datore di Lavoro.
Salutandovi indistintamente. Giuseppe
P.S.: tale indennità nulla ha a che fare con l'indennità di rischio che è rivolta invece a chi è soggetto passivo e quindi al dipendente che subisce il rischio. Trattasi invece in questo caso di conferimento di incarichi anche di una certa responsabilità.
lo sai che sensazione provo, da quando lavoro in regione(quasi 40anni)? di vivere una telenovella senza fine, una lentezza ossessionante nel raggiungere gli obiettivi e moli dei quali o non raggiunti o semplicemente con una manciata di briciole. mi sento di stare su di un filo con la paura di sprofondare in un vortice che ci risucchia fino all'osso. non è certo questo il modo di vivere un rapporto di lavoro, non ti sembra crudele? è un violenza psicologica celata ma incisiva e nociva per la propria salute, questo è puro mobbing e i mobber difficili da individuare perchè sono nel collettivo, non è questa mala salute? Monti ha proprio trovato la soluzione a tutti i problemi:"una morte lenta che deve sembrare un suicidio" scusa lo sfogo ma non è ironia questa è una malattia oscura di cui la regione se ne lava le mani.comunque se non ce ne siamo accorti siamo tutti mobbizzati, a questo punto c'è proprio da dire: beati gli aggressori(mobber) che si godono il ricavato e povere vittime(mobbizzati)che dovranno anche in silenzio SUBIRE. mi sembra di pagare la tangente per sopravvivere. ciao Luciano, lo so che tu stai REALMENTE dalla parte dei lavoratori.
Ciao Giuseppe, attualmente ne il contratto nazionale nè il nostro contratto decentrato prevedono questa tipologia di indennità. Devo studiare la possibilità di creare questa voce.
Ciao Imma, io sono in regione da molto meno tempo, ma capisco bene le tue parole. Come sindacalista, quindi soggetto attivo dei processi di evoluzione interni all'amministrazione, vivo personalmente la frustazione che deriva dalle difficoltà, che sempre abbiamo, a raggiungere obiettivi di miglioramento per il personale. Il caso che oggi più mi disturba è quello dell'orario di lavoro e della flessibilità, con un complesso di regole ed un sistema informatico del tutto sballati, in corso di sperimentazione da ormai 2 anni. E noi non siamo ancora riusciti a convincere questi signori ad apportare quelle che sono delle modifiche semplicemente logiche. Con la conseguenza che devo fare incontri con dirigenti, che hanno la responsabilità di gestire milioni e milioni di euro, ma hanno timore di applicare un sistema di regole flessibili per il proprio personale. Mortificante!
L'affermazione non è esatta. Dopo il contratto decentrato del 2001 ci sono stati altri due contratti nel 2004 e nel 2006, nonché ulteriori singoli interventi di rinnovo in alcune discipline. Certamente un contratto decentrato non si rinnova al solo fine di convertire le cifre da lire in euro. La più classica delle motivazioni che portano alla stipula di un nuovo decentrato è quella di un incremento degli istituti a carattere economico. Oggi questa possibilità non esiste. Accantonato l'aspetto economico, l'altro motivo che potrebbe indurre ad un rinnovo è quello giuridico, ovvero la ricerca di una maggiore equità, di un riequilibrio di garanzie nel comparto che, nel tempo, può essere venuto meno. Sotto questo secondo aspetto, a mio avviso, si dovrebbe lavorare un pò, ma non credo sia un'opinione sufficientemente condivisa.
ma il decentrato ha una scadenza? si deve rinnovare o viene automaticamente rinnovato se non ci sono novità?
Luciano, potresti attivare sul blog la possibilità di scaricare file come il contratto nazionale, quello decentrato e tanto altro? sarebbe molto interessante!
...e continuano ad avere benefici e conservare le losizioni senza una giusta rimodulazione di esse dirigenti compresi.ciao a tutti altro che sciopero.luisa
Tutti i contratti, decentrato incluso, hanno una scadenza, ma contemplano una clausola che ne proroga l'efficacia sino alla data del rinnovo. La possibilità di scaricare dal blog i contratti nazionali e decentrati mi sembra un'ottima idea. Appena ho un pò di tempo lo faccio.
Il contratto decentrato, proprio per i motivi che tu hai esposto, è anacronistico. L'esempio delle cifre in lire è soltanto una nota! Ci sono ancora considerazioni relative a quando la vacca era grassa e, pertanto, andrebbe integralmente modificato. E' assurdo immaginare ancora che la premialità per i dipendenti non titolari di posizione organizzativa debba essere la parte rimanente del fondo che non va a tutti gli altri fortunati quando si continua ancora ad assegnare ed incrementare posizioni organizzative.
IO MI SONO ROTTO LE PALLE DI SENTIRE CHE I TEMPI SONO BUI E CHE NON SI PUò RIVEDERE AL RIALZO IL FONDO.
MA ALLORA COME CA..ZO SONO STATI ASSUNTI 5 E DICO 5 CAPIDIPATIMENTO ESTERNI (O COME CA.ZO SI CHIAMANO) PER UNA SPESA COMPLESSIVA SUPERIORE AD 1 MILIONE DI EURO L'ANNO?????
E POI NON CI SONO LE RISORSE PER NOI??
E POI CI LEVANO 2,3 € AL GIORNO DAI TICKET??
ORA BASTA ORA BASTA ORA BASTAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
VOGLIAMO UN SINDACATO CHE NON SI FACCI INTIMIDIRE DA DISCORSI TIPO "C'è CRISI"; VOGLIAMO UN SINDACATO CHE CONTRATTI UN AUMENTO DELLA PRODUTTIVITà LAVORATIVA SACROSANTO (passiamoci la mano per la coscienza) CON UN AUMENTO DEL FONDO.
NON MI STANNO PIù BENE I DISCORSI COME "DI QUESTI TEMPI E' IL MEGLIO CHE POTEVAMO OTTENERE"!!!
A me sembra di aver proprio detto che sarebbe opportuno intervenire sul decentrato, per riportare maggiore equità e ripristinare un equilibrio delle garanzie che è venuto meno. Per quanto mi riguarda, una tutela contrattuale stabile della produttività mi eviterebbe pure la battaglia che va fatto ogni anno per garantire i 3.450 euro, i ricorsi che vado a patrocinare per difendere i colleghi esclusi dal compenso ecc. ecc. Più tutela per me equivale anche a meno lavoro sindacale da fare. Quindi non sono d'accordo, sono d'accordissimo.
Oggi ci sono colleghi di CTG C "LAUREATI" con la laurea magistrale e master, che svolgono compiti di categoria D, tipici di chi tiene la posizione organizzativa e NON CAPISCO perchè non si voglia riconoscere (a livello di contratto nazionale e decentrato) il lavoro svolto, SIA IN TERMINI ECONOMICI CHE PROFESSIONALI.
Ci sono tantissime cose da rivedere in contratti ormai anacronistici in cui SI TENTA ESCLUSIVAMENTE DI FAR RIMANERE LE COSE COSI' COME STANNO!!!
Lo so Luciano che la colpa non è tua e che è difficile cambiare lo STATUS ATTUALE anche per una mentalità ottusa della vecchia classe politica e sindacale, MA LE COSE NON POSSONO PIU' ANDARE AVANTI COSI'.
Si continua a lavorare in un sistema autoreferenziale SENZA VIA DI SBOCCO alle tante problematiche che ci affliggono!!!
Vi informo che il giorno 22 novembre alle ore 15,00 si terrà presso gli uffici di Santa Lucia il primo incontro, della serie di tavoli tecnici previsti sulle varie questioni in sospeso, sulle progressioni orizzontali.
Comprendo il tono, ma è un argomento sul quale non esiste margine di discussione. Oggi un aumento del fondo e della produttività non si può fare: lo vieta la legge. Quindi di che parliamo? Il sindacato non può contrattare aumenti illegali e, quand'anche fosse così sprovveduto da farlo, anche se trovasse una controparte così pazza da accettarli, i dipendenti sarebbero chiamati prima o poi a restituire tali incrementi contrari alla legge. Noi percepiamo soldi pubblici e pertanto la possibilità di intervenire sul nostro salario fondamentale o accessorio non è discrezionale, ma è disciplinata dalla legge e dai contratti. L'attuale crisi economica non è un mero argomento di dibattito pubblico, non è solo un titolo giornalistico o un clima psicologico diffuso, ma è un problema che ha ispirato precisi interventi governativi e normativi, dei quali il pubblico impiego è purtroppo protagonista passivo e soccombente. Ma la legge può essere avversata, contestata, non violata.
Per Antonio attenzione: i dipendenti che svolgono mansioni superiori alla propria categoria sono tutelati. Sia il contratto nazionale che decentrato garantiscono e riconoscono questa attività professionale.
Luciano, scusami, ma non ti sembra assurdo che siano stanziate risorse (non banali) del fondo decentrato a favore delle alte professionalità quando questo istituto contrattuale non viene applicato dall'ente (tant'è che il risparmio su questa voce è del 100%). Anche in merito alle altre voci, è mai possibile che non si trova il modo per organizzare meglio la spesa ed evitare tante economie?
Non ho capito qual'è l'aspetto che trovi assurdo. Trovi assurdo lo stanziamento delle risorse per un istituto non applicato? Oppure trovi assurdo che, stanziate le risorse, poi l'istituto non venga applicato?
L'osservazione è lineare, ma anche atecnica, poiché non tiene conto delle regole che sottintendono la costituzione e la ripartizione del Fondo. Data la complessità dell'argomento, sintetizzo i principi fondamentali: 1) lo stanziamento delle risorse per le alte professionalità è frutto di una norma contrattuale nazionale. Dunque destinare queste risorse non è una scelta discrezionale ma vincolata. 2) questo stanziamento non sottrae risorse che invece potrebbero essere destinate ad altro. Questi soldi non ci sarebbero proprio nel fondo se non si dovessere finanziare le alte professionalità. 3) nell'anno di competenza queste risorse non vengono spese, poiché vincolate a finanziare un istituto non ancora applicato. Ma a conclusione dell'anno diventano economie, che vengono riportate nel fondo dell'anno successivo. Tuttavia, all'atto in cui sono diventate economie, cessa il vincolo di destinazione, ed infatti le utilizziamo per gli altri istituti contrattuali. In parole povere questi soldi vengono spesi l'anno seguente per erogare la produttività.
25 commenti:
Scusate, ma vogliono mandare 2000 dipendenti a Province e Comuni?
E lasciateceli mandare.
Ho letto questo comunicato della Triplice e personalmente non mi piace come è stato impostato.
Pur essendo d'accordo su una parte dei contenuti, è molto generalista, si dice tutto per non dire niente e mi sembra fatto apposta per contestare alla fine esclusivamente l'assegnazione di incarichi dirigenziali agli esterni.
Forse con un pò di calma si poteva impostarlo meglio e magari in una data diversa dallo sciopero generale nazionale del 14 Novembre (dopodomani).
Fabio
Luciano, un piccolo quesito:
Il personale regionale, che dopo apposita formazione, è stato nominato come "Addetto Antincendio" non dovrebbe percepire economicamente anche la relativa indennità?
E se attualmente non è prevista nel contratto decentrato integrativo, perchè non decidete nel prossimo integrativo del 2013, di farla inserire come voce?
"Indennità Personale preposto Antincendio".
Non capisco perchè poi il personale preposto dovrebbe assumersi questi oneri a costo zero.
In tal caso, se la situazione permane così, io rinuncio e comunico le mie dimissioni da questo incarico al Datore di Lavoro.
Salutandovi indistintamente.
Giuseppe
P.S.: tale indennità nulla ha a che fare con l'indennità di rischio che è rivolta invece a chi è soggetto passivo e quindi al dipendente che subisce il rischio. Trattasi invece in questo caso di conferimento di incarichi anche di una certa responsabilità.
Rifletteteci bene !!!!!!!!!
lo sai che sensazione provo, da quando lavoro in regione(quasi 40anni)? di vivere una telenovella senza fine, una lentezza ossessionante nel raggiungere gli obiettivi e moli dei quali o non raggiunti o semplicemente con una manciata di briciole. mi sento di stare su di un filo con la paura di sprofondare in un vortice che ci risucchia fino all'osso. non è certo questo il modo di vivere un rapporto di lavoro, non ti sembra crudele? è un violenza psicologica celata ma incisiva e nociva per la propria salute, questo è puro mobbing e i mobber difficili da individuare perchè sono nel collettivo, non è questa mala salute? Monti ha proprio trovato la soluzione a tutti i problemi:"una morte lenta che deve sembrare un suicidio" scusa lo sfogo ma non è ironia questa è una malattia oscura di cui la regione se ne lava le mani.comunque se non ce ne siamo accorti siamo tutti mobbizzati, a questo punto c'è proprio da dire: beati gli aggressori(mobber) che si godono il ricavato e povere vittime(mobbizzati)che dovranno anche in silenzio SUBIRE. mi sembra di pagare la tangente per sopravvivere. ciao Luciano, lo so che tu stai REALMENTE dalla parte dei lavoratori.
Ciao Giuseppe, attualmente ne il contratto nazionale nè il nostro contratto decentrato prevedono questa tipologia di indennità.
Devo studiare la possibilità di creare questa voce.
Ciao Imma, io sono in regione da molto meno tempo, ma capisco bene le tue parole.
Come sindacalista, quindi soggetto attivo dei processi di evoluzione interni all'amministrazione, vivo personalmente la frustazione che deriva dalle difficoltà, che sempre abbiamo, a raggiungere obiettivi di miglioramento per il personale.
Il caso che oggi più mi disturba è quello dell'orario di lavoro e della flessibilità, con un complesso di regole ed un sistema informatico del tutto sballati, in corso di sperimentazione da ormai 2 anni.
E noi non siamo ancora riusciti a convincere questi signori ad apportare quelle che sono delle modifiche semplicemente logiche.
Con la conseguenza che devo fare incontri con dirigenti, che hanno la responsabilità di gestire milioni e milioni di euro, ma hanno timore di applicare un sistema di regole flessibili per il proprio personale.
Mortificante!
mortificante si ma mai abbassare la guardia perchè ti sei arreso atutto ciò? francesca
Io arrendermi?
Non mi conosci!
Oggi mi è capitato in mano il contratto decentrato.
Ha praticamente 12 anni di vita e ci sono le cifre in lire...
Ma quando pensate di rinnovarlo?
L'affermazione non è esatta.
Dopo il contratto decentrato del 2001 ci sono stati altri due contratti nel 2004 e nel 2006, nonché ulteriori singoli interventi di rinnovo in alcune discipline.
Certamente un contratto decentrato non si rinnova al solo fine di convertire le cifre da lire in euro.
La più classica delle motivazioni che portano alla stipula di un nuovo decentrato è quella di un incremento degli istituti a carattere economico.
Oggi questa possibilità non esiste.
Accantonato l'aspetto economico, l'altro motivo che potrebbe indurre ad un rinnovo è quello giuridico, ovvero la ricerca di una maggiore equità, di un riequilibrio di garanzie nel comparto che, nel tempo, può essere venuto meno.
Sotto questo secondo aspetto, a mio avviso, si dovrebbe lavorare un pò, ma non credo sia un'opinione sufficientemente condivisa.
ma il decentrato ha una scadenza?
si deve rinnovare o viene automaticamente rinnovato se non ci sono novità?
Luciano, potresti attivare sul blog la possibilità di scaricare file come il contratto nazionale, quello decentrato e tanto altro?
sarebbe molto interessante!
certamente non è condivisa da titolari di PO che in questi anni sono quelli che hanno avuto poche perdite salariali.
...e continuano ad avere benefici e conservare le losizioni senza una giusta rimodulazione di esse dirigenti compresi.ciao a tutti altro che sciopero.luisa
Tutti i contratti, decentrato incluso, hanno una scadenza, ma contemplano una clausola che ne proroga l'efficacia sino alla data del rinnovo.
La possibilità di scaricare dal blog i contratti nazionali e decentrati mi sembra un'ottima idea.
Appena ho un pò di tempo lo faccio.
Non condivido il tuo pensiero, Luciano.
Il contratto decentrato, proprio per i motivi che tu hai esposto, è anacronistico.
L'esempio delle cifre in lire è soltanto una nota!
Ci sono ancora considerazioni relative a quando la vacca era grassa e, pertanto, andrebbe integralmente modificato.
E' assurdo immaginare ancora che la premialità per i dipendenti non titolari di posizione organizzativa debba essere la parte rimanente del fondo che non va a tutti gli altri fortunati quando si continua ancora ad assegnare ed incrementare posizioni organizzative.
Che tristezza!!!
scusate il tono...
IO MI SONO ROTTO LE PALLE DI SENTIRE CHE I TEMPI SONO BUI E CHE NON SI PUò RIVEDERE AL RIALZO IL FONDO.
MA ALLORA COME CA..ZO SONO STATI ASSUNTI 5 E DICO 5 CAPIDIPATIMENTO ESTERNI (O COME CA.ZO SI CHIAMANO) PER UNA SPESA COMPLESSIVA SUPERIORE AD 1 MILIONE DI EURO L'ANNO?????
E POI NON CI SONO LE RISORSE PER NOI??
E POI CI LEVANO 2,3 € AL GIORNO DAI TICKET??
ORA BASTA ORA BASTA ORA BASTAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
VOGLIAMO UN SINDACATO CHE NON SI FACCI INTIMIDIRE DA DISCORSI TIPO "C'è CRISI"; VOGLIAMO UN SINDACATO CHE CONTRATTI UN AUMENTO DELLA PRODUTTIVITà LAVORATIVA SACROSANTO (passiamoci la mano per la coscienza) CON UN AUMENTO DEL FONDO.
NON MI STANNO PIù BENE I DISCORSI COME "DI QUESTI TEMPI E' IL MEGLIO CHE POTEVAMO OTTENERE"!!!
NOI ABBIAMO GIà DATO!!!
A me sembra di aver proprio detto che sarebbe opportuno intervenire sul decentrato, per riportare maggiore equità e ripristinare un equilibrio delle garanzie che è venuto meno.
Per quanto mi riguarda, una tutela contrattuale stabile della produttività mi eviterebbe pure la battaglia che va fatto ogni anno per garantire i 3.450 euro, i ricorsi che vado a patrocinare per difendere i colleghi esclusi dal compenso ecc. ecc.
Più tutela per me equivale anche a meno lavoro sindacale da fare.
Quindi non sono d'accordo, sono d'accordissimo.
Concordo con l'osservazione dell'ultimo anonimo.
Oggi ci sono colleghi di CTG C "LAUREATI" con la laurea magistrale e master, che svolgono compiti di categoria D, tipici di chi tiene la posizione organizzativa e NON CAPISCO perchè non si voglia riconoscere (a livello di contratto nazionale e decentrato) il lavoro svolto, SIA IN TERMINI ECONOMICI CHE PROFESSIONALI.
Ci sono tantissime cose da rivedere in contratti ormai anacronistici in cui SI TENTA ESCLUSIVAMENTE DI FAR RIMANERE LE COSE COSI' COME STANNO!!!
Lo so Luciano che la colpa non è tua e che è difficile cambiare lo STATUS ATTUALE anche per una mentalità ottusa della vecchia classe politica e sindacale, MA LE COSE NON POSSONO PIU' ANDARE AVANTI COSI'.
Si continua a lavorare in un sistema autoreferenziale SENZA VIA DI SBOCCO alle tante problematiche che ci affliggono!!!
Saluti
Antonio
Vi informo che il giorno 22 novembre alle ore 15,00 si terrà presso gli uffici di Santa Lucia il primo incontro, della serie di tavoli tecnici previsti sulle varie questioni in sospeso, sulle progressioni orizzontali.
Comprendo il tono, ma è un argomento sul quale non esiste margine di discussione.
Oggi un aumento del fondo e della produttività non si può fare: lo vieta la legge. Quindi di che parliamo?
Il sindacato non può contrattare aumenti illegali e, quand'anche fosse così sprovveduto da farlo, anche se trovasse una controparte così pazza da accettarli, i dipendenti sarebbero chiamati prima o poi a restituire tali incrementi contrari alla legge.
Noi percepiamo soldi pubblici e pertanto la possibilità di intervenire sul nostro salario fondamentale o accessorio non è discrezionale, ma è disciplinata dalla legge e dai contratti.
L'attuale crisi economica non è un mero argomento di dibattito pubblico, non è solo un titolo giornalistico o un clima psicologico diffuso, ma è un problema che ha ispirato precisi interventi governativi e normativi, dei quali il pubblico impiego è purtroppo protagonista passivo e soccombente.
Ma la legge può essere avversata, contestata, non violata.
Per Antonio
attenzione: i dipendenti che svolgono mansioni superiori alla propria categoria sono tutelati. Sia il contratto nazionale che decentrato garantiscono e riconoscono questa attività professionale.
Luciano, scusami, ma non ti sembra assurdo che siano stanziate risorse (non banali) del fondo decentrato a favore delle alte professionalità quando questo istituto contrattuale non viene applicato dall'ente (tant'è che il risparmio su questa voce è del 100%).
Anche in merito alle altre voci, è mai possibile che non si trova il modo per organizzare meglio la spesa ed evitare tante economie?
Non ho capito qual'è l'aspetto che trovi assurdo.
Trovi assurdo lo stanziamento delle risorse per un istituto non applicato?
Oppure trovi assurdo che, stanziate le risorse, poi l'istituto non venga applicato?
Fino a quando non verrà applicato non vedo l'utilità di stanziare delle risorse che potrebbero essere meglio spese piuttosto che andare in economia.
Qualora dovesse prendere corpo l'ipotesi di attribuire le "alte professionalità" allora si potrebbe rimodulare il fondo.
Mi sembra più lineare, anzi forse troppo lineare...
L'osservazione è lineare, ma anche atecnica, poiché non tiene conto delle regole che sottintendono la costituzione e la ripartizione del Fondo.
Data la complessità dell'argomento, sintetizzo i principi fondamentali:
1) lo stanziamento delle risorse per le alte professionalità è frutto di una norma contrattuale nazionale. Dunque destinare queste risorse non è una scelta discrezionale ma vincolata.
2) questo stanziamento non sottrae risorse che invece potrebbero essere destinate ad altro. Questi soldi non ci sarebbero proprio nel fondo se non si dovessere finanziare le alte professionalità.
3) nell'anno di competenza queste risorse non vengono spese, poiché vincolate a finanziare un istituto non ancora applicato. Ma a conclusione dell'anno diventano economie, che vengono riportate nel fondo dell'anno successivo. Tuttavia, all'atto in cui sono diventate economie, cessa il vincolo di destinazione, ed infatti le utilizziamo per gli altri istituti contrattuali. In parole povere questi soldi vengono spesi l'anno seguente per erogare la produttività.
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