sabato 23 marzo 2013

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE: EMENDAMENTO 4

L'unica possibilità di ottenere la proroga della validità delle graduatorie delle progressioni verticali è legata all'inserimento, nella finanziaria regionale 2013, di una norma che preveda la proroga stessa.
Non mi dilungo nell'indicare a voi tutti i motivi, sacrosanti e legittimi, per i quali il personale regionale dovrebbe giustamente conseguire tale proroga. Poichè l'amministrazione non ha voluto appoggiare questa istanza, non ci resta che contare sulle nostre forze.

Per quanto detto, chiedo ai colleghi di sostenere, mediante l'invio massivo di mail e fax, il seguente emendamento:

Gent.mo Consigliere regionale,
sono un lavoratore della Giunta regionale della Campania. Devo purtroppo segnalarle che la Regione Campania, ormai da troppo tempo, ha completamente dimenticato la necessità di valorizzare la crescita professionale delle proprie risorse umane, determinando in esse una consequenziale e pericolosa perdita di stimoli e motivazioni, ancor più grave se si considerano le possibili ricadute sulla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza campana.
Per questo motivo le chiedo di proporre e sostenere con forza l'approvazione del seguente emendamento al disegno di legge finanziaria 2013:

ARTICOLO AGGIUNTIVO
"In considerazione dei rilevanti limiti al turn over imposti negli ultimi anni e della possibilità che il quadro normativo nazionale, in materia di assunzioni nel pubblico impiego, possa subire future modificazioni, nonché in funzione dei rilevanti risparmi di spesa che deriverebbero all'amministrazione regionale dall'utilizzo di graduatorie già esistenti, è prorogata fino al 31/12/2014 la validità delle graduatorie di tutte le selezioni bandite in esecuzione della deliberazione della Giunta regionale della Campania n. 6132 del 13/12/2002".  

L'elenco degli indirizzi mail e fax dei Consiglieri regionali è presente nel primo post.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottima iniziativa, domani inizieranno a partire in massa i fax e le e-mail ai consiglieri regionali.
Grazie Luciano

Saluti
Antonio

Anonimo ha detto...

Ottima iniziativa, ma bisogna sensibilizzare i consiglieri regionali anche per la rotazione delle posizioni.

Anonimo ha detto...

grazie Luciano, sei l'unico che si attiva e propone qualcosa di concreto

Anonimo ha detto...

sono daccordo col collega:rotazioni nelle commissioni e rotazioni nelle posozioni non sono ereditate.Fabiano

Luciano Nazzaro ha detto...

L'iniziativa è buona ma occorre che ci lavoriamo tutti.
Il momento è adesso, poi il treno passa.

Anonimo ha detto...

Questa è la settimana decisiva, colleghi e colleghe.

Ha ragione Luciano: ORA O MAI PIU'.

Inviamo in massa e-amil e fax ai consiglieri regionali, prima dell'approvazione della legge finanziaria regionale 2013

Unknown ha detto...

ok

Anonimo ha detto...

Vittò si gruos !!!!!

Anonimo ha detto...

Chissà se in Consiglio Regionale, i Consiglieri ne stanno tenendo conto e se faranno qualcosa di concreto.

Speriamo bene anche perchè ormai siamo agli sgoccioli e penso che entro il fine settimana, la Finanziaria Regionale sarà approvata (parliamo di 2-3 giorni max).

Anonimo ha detto...

Che sciocchezza la rotazione delle posizioni.
C'è bisogna di una giusta meritocrazia, non certo della rotazione.

Il populismo c'è anche qui... :-(

Anonimo ha detto...

ULTIME NEWS:
Dipendenti pubblici tutti al Nord, Campania sotto organico del 21%
Di Redazione il Denaro – martedì 9 aprile 2013Postato in: News

I dipendenti pubblici “affollano” principalmente le amministrazioni del nord Italia, lasciando un vuoto nelle regioni meridionali. Secondo quanto rilvela il rapporto semestrale Aran sull’andamento della forza lavoro nella Pubblica amministarzione la Lombardia è il territorio che registra il maggior numero di uffici in sovraorganico rispetto alle proprie esigenze, per una stima intorno al 25 per cento. Segue il Lazio, con il 18 per cento circa, poi il Trentino e la Sardegna, rispettivamente con il 19 e il 12 per cento di impiegati in più. In sottorganico invece le principali regioni del Sud, come la Campania (meno 21 per cento), la Calabria (meno 23 per cento) e la Basilicata (meno 17 per cento).

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