sabato 14 giugno 2014

RIFORMA DELLA P.A.: LE MISURE VARATE DAL GOVERNO RENZI

Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato misure concernenti la riforma della Pubblica Amministrazione, inserite in un decreto legge ed in un disegno di legge delega.
Pur non essendo ancora pubblicati e consultabili i predetti provvedimenti, dal comunicato ufficiale e dalla conferenza stampa tenuta dal Presidente a conclusione della seduta del Consiglio, emergono i seguenti punti fondamentali nei quali si articola la riforma:
  1. E' sfumata l'intenzione, da molti attesa, di agevolare i pensionamenti, poiché nulla si prevede in tema di deroghe alla riforma Fornero.
  2. Viene abolito l'istituto del trattenimento in servizio, ovvero la possibilità per il lavoratore della  P.A. di restare in servizio anche dopo il maturamento dei requisiti pensionistici. Questa misura consentirebbe, secondo le previsioni del Governo, di effettuare 15.000 nuove assunzioni, favorendo l'ingresso di giovani ed il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione.
  3. Per favorire ed attuare il citato ricambio generazionale, sono previste regole più flessibili per il turn over, ovvero vengono ridotti i limiti esistenti sulla P.A. ad effettuare assunzioni di personale.
  4. Sono previste nuove norme in materia di mobilità volontaria ed obbligatoria del lavoratore. In particolare, il dipendente può essere trasferito ad altra sede di lavoro, della propria o anche di altra amministrazione, entro una distanza di 50 km dall'attuale sede di assegnazione.
  5. E' introdotto il divieto di assegnare incarichi dirigenziali a lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza.
  6. E' prevista la riduzione del 50%, per ciascuna Organizzazione sindacale, del monte ore dei distacchi e dei permessi sindacali.
  7. Viene stabilita una drastica riduzione dei compensi erogati alle Avvocature delle amministrazioni, che passano dall'attuale 75% al 10% delle spese legali liquidate per le controversie vinte.
  8. E' prevista la riduzione degli uffici e del personale di diretta collaborazione dell'organo di vertice dell'ente. 
  9. Si stabilisce l'istituzione di un ruolo unico della dirigenza ed il collocamento in disponibilità dei dirigenti privi di incarico, con successivo licenziamento dopo un periodo definito.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Luciano, cosa ti aspettavi dalla "Democrazia renziana", una demograzia guidata da uno scout.
Gli scout sono "dei bambini vestiti da cretini, guidati da un cretino vestito da bambino" AMALIA SIGNORELLI

Anonimo ha detto...

Alle prossime elezioni diamo al banbino il 100%, rafforzando il bambino rafforzeremo il cretino che rappresenta tutti i cretini.

Anonimo ha detto...

CHI E' AMALIA SIGNORELLI - Sono nata a Roma. Ho insegnato nelle Università di Urbino, Napoli e Roma, più alcune Università straniere, dove sono stata invitata. Il mio mestiere è antropologa. Più precisamente, antropologa culturale. Come tale, da sola o partecipando a gruppi, ho fatto molte ricerche: sui processi di modernizzazione dell'Italia meridionale, sulle migrazioni, sulla condizione femminile, sulle culture urbane.

Tra i miei libri, il più attuale, anche se non il più recente, è del 1983: si chiama Chi può e chi aspetta. Giovani e clientelismo in un'area interna del Mezzogiorno (Liguori,Napoli) e dimostra che già a quella data era possibile prevedere lo sfascio politico-istituzionale in cui siamo piombati qui in Italia. Infatti il mio problema ora è capire perché la nostra classe dirigente prende sistematicamente decisioni i cui nefasti effetti sono largamente prevedibili; e perché gli italiani continuano a lasciarglielo fare. Una questione di mentalità, penso: e dunque un oggetto preferenziale per l'antropologia culturale. Sono piuttosto anziana, ho tre figli e tre nipoti. Fare la mamma e la nonna mi piace e mi è sempre piaciuto quanto fare l'antropologa

Anonimo ha detto...

buongiorno luciano sono rosa. nella bozza di riforma della p.a. ti vuoi informare se è vero che al 2012 chi aveva 60 anni + 36 oggi può andare finalmente in pensione? Mi hanno riferito che sta scritto vuoi sincerarti tu? Buona giornata

Anonimo ha detto...

la citazione è sbagliata: non è di amalia signorelli!

facitm a cortesia!

se chi ha scritto il primo post (+ la sig.ra Signorelli) negli scout non c'è mai stato provi ad ipotizzare che il cretino potrebbe anche essere lui ...

Anonimo ha detto...

Sei stato scout? benvenuto cretino.

Anonimo ha detto...

Parli prorpio da scout,si vede che a tè non interessa la pensione.

Maria ha detto...

Sinceramente, da questi primi appunti sulla riforma io non ci vedo nulla ma proprio nulla a favore dei lavoratorri dipendenti, ma solo un'intenzione di Risparmio, un risparmio che va solo a favore degli alleggerimenti sulle casse della PA.
I prepensionamenti, che dovevavo essere la vera Novità, in realtà, sono stati sostituiti con la Mobilità. In altre parole, la PA dovrebbe risparmiare alleggerendosi dal PESO dei dipendenti con una mobilità più facile. Ma poi vorrei sapere come faranno ad attuare la mobilità tra Enti pubblici se anche questi hanno problemi di personale e fanno a gara per scaricarsi quanto prima dal groppone i loro dipendenti!
Il resto....non mi va neanche di commentarlo.

Anonimo ha detto...

BURC n.40 del 16.06.2014

Razionalizzazione delle sedi degli uffici regionali di Napoli - determinazioni programmatiche.



..........................................................................................................

DELIBERA

Per quanto riportato in narrativa e che si intende di seguito integralmente trascritto e confermato,

1. di incaricare la Direzione Generale per le Risorse strumentali di approfondire l’analisi di fattibilità del trasferimento degli Uffici della Giunta regionale ubicati nella città di Napoli
presso l’ex Collegio Ciano – ex sede NATO di Bagnoli della Fondazione Banco Napoli per l’Assistenza all’Infanzia instaurando i necessari rapporti con la stessa Fondazione
assegnando, alla stessa Direzione, il termine di 60 giorni dalla data di pubblicazione della presente delibera per sottoporre, ll’approvazione della Giunta, una proposta di programmazione finanziaria e strategica per il conseguente avvio delle procedure di
trasferimento degli uffici di cui alla lett.c) del considerato presso l’ex Collegio Ciano – ex sede NATO di Bagnoli della Fondazione Banco Napoli per l’Assistenza all’Infanzia;
2. di stabilire che, nell’espletamento di detta analisi, la Direzione Generale per le Risorse
Strumentali possa avvalersi della collaborazione delle altre Direzioni Generali competenti per le specifiche materie;
3. di dare mandato, nell’ambito degli attività da svolgere, agli Uffici incaricati di intrattenere le
necessarie relazioni con i pertinenti soggetti interlocutori e, segnatamente, con la Soprintendenza dei Beni Archeologici ed Architettonici ed il Comune di Napoli al fine di

verificare, rispettivamente, eventuali vincoli derivanti dalla natura dei beni immobili di interesse e dai pertinenti strumenti urbanistici e connesse necessità di acquisire pareri, nulla
osta, ovvero avviare gli opportuni procedimenti volti ad attuare ipotesi di soluzione;

4. che l’incarico di cui al presente provvedimento e tutti gli atti discendenti dall’attuazione dello
stesso da parte degli Uffici incaricati non vincolano in alcun modo la Regione Campania né
alla stipula di contratti di locazione degli edifici dell’ex complesso Collegio Ciano, né al
rimborso delle spese vive eventualmente sostenute dalla Fondazione Banco Napoli per
l’Assistenza all’Infanzia per la produzione della documentazione richiesta, o di qualsiasi importo a qualunque titolo riferibile, direttamente o indirettamente, all’esecuzione dello

stesso incarico;

5. che la presentazione di eventuali richieste da parte della Fondazione Banco Napoli ovvero la manifestazione della disponibilità della stessa ad assumere impegni nell’ambito delle

indagini esplorative di cui sono incaricati gli Uffici della Direzione Generale per le Risorse
Strumentali debba impegnare la stessa a mantenere ferma la proposta contrattuale in tutte le sue condizioni, per un periodo di tempo non inferiore a 180 giorni,.

Di inviare il presente atto all’Assessore al Demanio e Patrimonio; al Capo Dipartimento delle risorse Finanziarie, Umane e Strumentali; al Direttore Generale per le Risorse Strumentali; alla Segreteria di Giunta nonché al BURC per la pubblicazione.

Anonimo ha detto...

A PROPOSITO DI BAGNOLI

per coloro che sbeffeggiano i dipendenti regionali che si preoccupano del trasferimento a BAGNOLI: evidentemente voi cari sbeffeggiatori NON AVETE in mente tutte le conseguenze che ciò comporta..forse voi sarete sicuramente dei napoletani a cui andare a bagnoli o al centro direzionale non fa alcuna differenza ma vorrei ricordarvi che MIGLIAIA DI DIPENDENTI REGIONALI vengono da fuori napoli..ora io non so se voi conoscete la situazione dei trasporti pubblici evidentemente la ignorate ma vi assicuro che per arrivare in orario alla stazione di napoli è un'impresa fra autobus e treni soppressi e ritardi..ora immaginate cos'è già la metropolitana adesso tra le 8.00 e le 9.00 ora di punta..già sovraffollata di studenti e lavoratori..e immaginate altre 2000 persone in più..riuscite a imamaginare la corsa ad ostacoli per timbrare il cartellino?

vogliamo pralare dei COSTI AGGIUNTIVI DI ABBONAMENTO che devono sostenere i pendolari?

vogliamo parlare della SITUAZIONE AMBIENTALE? LO SAPETE O NO CHE BAGNOLI E' UN'ARIA ANCORA DA BONIFICARE per via dell'amianto dell'ex italsider? ANDATEVI A LEGGERE LE SENTENZE DEI TAR E DEI CONSIGLI DI STATO PRIMA DI PARLARE
bagnoli a tutt'oggi non garantisce l'IGIENE dei posti di lavoro..poi se a voi non frega una mazza della salute ma pensate solo alla vostra comodità è un problema vostro siete liberi di ammalarvi ma c'è gente che non la pensa affatto come voi

parlate di RISPARMIO? coi soldi che costerebbe il trasloco unito alla vendita di un paio di edifici di proprietà regionale si potrebbe comprare una NUOVA sede regionale..per non parlare della opportunità sprecata di utilizzare palazzo fuga come sede della regione campania li c'erano anche i soldi del fondo strutturale..

per cui prima di dire che bagnoli non è affatto un problema pensate anche agli altri e non solo ai c.. vostri perchè ci sono centinaia e centinaia di persone per cui bagnoli significherebbe un peggioramento considerevole delle condizioni lavorative

caro luciano inviterei le organizzazioni sindacali ad aprire immediatamente un dibattito sulla questione di bagnoli per prendere opportuni provvedimenti

LUCA

Anonimo ha detto...

LUCIANO, IL PUNTO 8 a cosa si riferisce? Cosa significa riduzione degli uffici.....ecc...ecc.
CAPI DIPARTIMENTI>>DIRETTORI GENERALI>>>>STAFF>>>>EX CAPI SETTORI>>>>POSIZIONISTI avranno conseguenze?
un saluto antonio

Anonimo ha detto...

La matematica non è un opinione come la politica. Con 42 anni e mezzo di contributi significa che un lavoratore che ha avuto la fortuna di iniziare all'età di 18 anni e propriamente nell'anno 1971 oggi avrebbe oltre i 60 anni. Poichè ritengo che una buona parte di lavoratori se non tutti abbiano iniziato il loro lavoro molto, ma molto più tardi dei 18 anni, significa che gli ultrasessantenni non potranno andare in pensione con quei requisiti perché non vi esistono. Esistono solamente lavoratori che dopo la legge fornero aspetteranno i 67 anni con contributi inferiori ai 42 anni e mezzo perché quelli con i requisiti prima della legge fornero, ossia fino al 2012, già godono la pensione. I politici con le chiacchiere a vanvera non incantano più perché i lavoratori i calcoli matematici li sanno fare benissimo. E aggiungo che con questo metodo che loro perseguono, percepisco che la pensione addirittura non la vogliono più dare perché impegnati in altri affari prioritari: nell'Expo, Mose, F35, Tav, Monte Paschi di Siena, Falsi invalidi, Le società di lucro che ospitano per due anni extracomunitari con circa 70 euro al giorno per singola persona e molto altro ancora.

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