venerdì 29 giugno 2012

RICHIESTA DI INTEGRAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO DELLA DELEGAZIONE TRATTANTE

La RSU e le Segreterie di CGIL, CISL e UIL hanno formalizzato all'amministrazione regionale richiesta di integrazione dell'ordine del giorno della Delegazione trattante fissata per il 10 luglio, con l'inserimento dei seguenti punti:
1. Modifica del punto 11 del documento sulla Produttività anno 2012 (è la norma che stabilisce il limite minimo del 50% di presenza in servizio);
2. Risoluzione problematiche inquadramento ex ETI;
3. Orario di lavoro e flessibilità;
4. Nuovi criteri per la gestione della mobilità interna;
5. Implicazioni in ordine alla qualità del lavoro e alle professionalità, in conseguenza del
nuovo ordinamento (adeguamento ed individuazione dei profili professionali anche con
l'utilizzo delle graduatorie già approvate).

(clicca sull'immagine per ingrandirla)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

luciano , puoi essere più specifico sul punto 5.
grazie giorgio

Luciano Nazzaro ha detto...

Non posso essere più specifico, perchè il punto 5 è volutamente generico.
Un punto generico è un punto che lascia maggiore spazio di manovra.
Leggasi che ci stiamo ancora lavorando e non vogliamo precluderci nessuna possibilità.

gennaro spasiano ha detto...

la verità, caro Luciano, è che lo sciopero che il sindacato propone è del tutto inutile e per due ordini di motivi:
1) purtroppo siamo sovradimensionati e lo sappiamo bene, per cui se scioperi (a parte rare,rarissime eccezioni) il lavoro tuo lo fa qualcun altro.
2) seppure il lavoro a te assegnato fosse tale da poter essere portato avanti solo da te,...va bè... non c'è fretta...un giorno in più un giorno in meno, che vuoi che sia.
ecco perché chi lavora, ad esempio, nel trasporto pubblico, invece, consapevole della propria forza contrattuale, aderisce spesso agli scioperi: in quel caso i xx € persi sono davvero un investimento nella difesa dei propri diritti.

MA NOI???
CHE SCIOPERO FACCIAMO???

prima che qualcuno si accorga del nostro sciopero, prima di dare un disservizio a chicchessia, dovremmo scioperare per almeno per un mese intero. (al netto di tutte le belle parole e le ideologie).

Anonimo ha detto...

Carissimo Luciano,stamattina si legge:dirigenti ridotti del 20%, dipendenti del 10%, buono pasto di 7 euro. Per i dirigenti,con il nuovo ordinamento amministrativo la R.C. non dovrebbe avere problemi,per i dipendenti speriamo che quelli in soprannumero possano accedere alla pensione,NON ci resta allora che LOTTARE per mantenere inalterati i buono pasto.
Spero che le mie considerazioni siano esatte, ed aspetto le tue.
un saluto da Giorgio

Luciano Nazzaro ha detto...

Caro Giorgio, dalla sola lettura dei giornali non riesco ancora ad avere un quadro chiaro della situazione.
Non sono sicuro se e quali misure, previste dal Governo nazionale per gli statali, siano anche direttamente applicabili ai dipendenti delle amministrazioni locali.
Penso che occorrerà leggere il testo del decreto legge per capirci qualcosa in più.
Quello che è sicuro è che il pubblico impiego viene nuovamente bersagliato per esigenze di cassa.

Anonimo ha detto...

La questione, caro Luciano, è molto semplice.
Il Governo Monti è sostenuto politicamente dal PDL, dal PD e dalla vecchia gerontocrazia politica.

Hanno chiaramente fatto capire che non hanno intenzione di tagliare LI' DOVE CI SONO DEGLI SPRECHI PUBBLICI, DEI CARROZZONI POLITICI, ELETTORALI E CLIENTELARI.

in Italia ESISTONO 3200 società partecipate: regionali, provinciali, comunali e statali, che servono esclusivamente per pagare GLI AMICI e gli amici degli amici E CHE SONO dei carrozzoni politici, elettorali e clientelari.

Bisogna OBBLIGATORIAMENTE estendere a queste Società, se rimarrano in vita (IO PROPENDO PER LA LORO SOPPRESSIONE) le norme sul pubblico impiego, in materia di assunzioni, concorsi e retribuzioni.

ALTRIMENTI NON NE USCIREMO MAI FUORI.

P.S.: da noi in Regione Campania perchè non puntate i riflettori sulla nuova società partecipata regionale CAMPANIA AMBIENTE che raccoglie tutti i pseudo-dipendenti dei vecchi carrozzoni politici, elettorali ASTIR. RECAM, SMA, ecc. ecc.).

Nelle società partecipate della Regione Campania abbiamo 20.000 dipendenti e poi ci contestano che 5500 dipendenti alla Giunta Regionale SIAMO TROPPI?

E voi SINDACALISTI e SINDACATI, tutte queste cose no le avete contestate a CALDORO, a SOMMESE e a tutta la Giunta Regionale? Fatevi sentire e alzate la voce, sennò vi mettono la gonna in testa.

Enzo Esposito

Luciano Nazzaro ha detto...

Caro Enzo, sono d'accordo con te.
Io vedo l'attuale situazione in questi termini: il sindacato dovrebbe farsi sentire e alzare molto di più la voce su certe questioni, come ad esempio sulle consulenze che in Regione Campania ancora si danno, sulle esternalizzazioni di attività svolte dai dipendenti regionali, sulle società partecipate ecc. ecc.
Però devo accompagnare questo rimprovero ad una constatazione di fatto: nei casi (comunque non sufficienti) in cui il sindacato ha effettivamente alzato la voce, non è che sia cambiato molto, non è che le decisioni dell'amministrazione siano mutate.
Faccio l'esempio della riorganizzazione degli uffici. Dopo innumerevoli ma vane richieste di confronto, la CGIL ha impugnato in sede legale il regolamento sulla riorganizzazione, e sta continuando ad impugnare i vari atti esecutivi.
E' questo un modo di alzare la voce piuttosto forte e anche pericoloso per i vertici regionali, data la valenza politica della questione.
Ma è cambiato qualcosa??
La Giunta Caldoro è ritornata sui suoi passi, comprendendo la necessità di aprire un confronto con i rappresentanti dei dipendenti regionali??
La risposta è NO, non c'è stata alcuna variazione di condotta, di sensibilità.
Allora il problema probabilmente sta in questi termini: il periodo delle scelte concertate, delle responsabilità condivise con le parti sociali, è finito!
L'attuale politica non ha alcuna intenzione o voglia di decidere insieme.
E quando la politica si tappa le orecchie per non ascoltarti, o parli o alzi la voce o di metti a gridare non cambia nulla: nessuno ti sta a sentire.

gennaro spasiano ha detto...

...allora siamo arrivati al "si salvi chi può"??
è possibile che non esista una forma di protesta (magari border-line in quanto a liceità) che ci permetta di farci sentire?
dobbiamo solo cercare di farci sistemare nelle segreterie o similaria?
è giunta la morte del sindacato?(!)

Luciano Nazzaro ha detto...

Caro Gennaro, non so rispondere alle tue domande.
Posso solo sperare che alcune delle mie riflessioni siano sbagliate, o che si tratti solo di un momento difficile, che passerà prima o poi.
Io non ho memoria di una situazione in regione campania tanto diversa da quella attuale. Non ho vissuto forme di protesta diverse dagli scioperi ai quali ho aderito, o dall'unica agitazione di qualche centinaio di dipendenti a palazzo S.Lucia di due anni fà.
So solo che nel sindacato io ci credo e cerco di dare il mio contributo, con tutti i miei limiti, le mie difficoltà, i miei momenti di scoramento.

Anonimo ha detto...

Scusaci Luciano, ti risulta qualcosa a proposito di consulenti Arcadis a cui siano state assegnate le matricole ?

Circostanza che farebbe pensare che si tratterebbe, non solo di consulenze, ma addirittura di assunzioni.

Giannattasio Maurizio ed altri del Genio Civile di Salerno.

Luciano Nazzaro ha detto...

Assolutamente non ci sono state nuove assunzioni.
L'attribuzione di un numero di matricola non corrisponde alla costituzione di un rapporto di lavoro subordinato con l'amministrazione regionale.

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