L'iniziativa di protesta da me promossa ieri nella pausa pranzo ha raccolto non più di una cinquantina di adesioni, tra colleghi di S. Lucia e via Marina, ai quali va il mio ringraziamento.
Prendo atto della scarsa partecipazione traendone le debite considerazioni, ovvero che non sussiste la necessità di protestare contro l'amministrazione regionale, o che comunque non sono io la persona adatta ad indire tali iniziative.
21 commenti:
mi spiace Luciano ma le conclusioni che trai (spero in buona fede) sono, a mio parere, errate.
Sono sicuro che tu non sia così sprovveduto da immaginare che si possa organizzare una protesta il giorno prima per il giorno dopo, senza volantini e passaparola e senza coordinamento con altri colleghi attivi nei settori di appartenenza.
E' ovvio che questa protesta ha senso solo se è fatta ad oltranza e, ad ogni iterazione, si aggiungono sempre altri colleghi.
Se poi il tuo ragionamento è stato "facciamola questa manifestazione, che tanto non riesce" allora mi sono sbagliato sul tuo conto.
Comunque perché non ci organizziamo per concretizzare l'idea di Vittorio che mi sembra ottima, fattibile ed "organizzabile"?
Angelo
Penso che tutte le idee di protesta sono degne di considerazione non lasciamoci scoraggiare da qualche incidente di persorso e andiamo avanti nonostante le avversità correggendo il tiro a seconda di quali sono le risposte che ci arrivano.
MI RACCOMANDO NON FACCIAMO IL GIOCO DI CHI VUOLE DIVIDERE RENDENDOCI COSI' PIU' DEBOLI
Nadia (3724)
Effettivamente anche io che ti leggo spesso, da qualche giorno non ho guardato il tuo sito e non conoscevo l'iniziativa.
Senza polemica non ho nemmeno bene compreso la modalità...
Per fare invece una critica costruttiva, esprimendo una mia opinione sul da farsi, ritengo che le strade potrebbero essere: 1) quella indicata da Vittorio e fare pressione con una forte presenza all'incontro del 26 (così come è accaduto una volta in passato..) 2) indire uno sciopero con tema tutte le problematiche del personale, ma dandosi appuntamento tutti all'interno del palazzo S.Lucia.
Saluti
Alfredo
Alcuni non condividono, altri hanno bisogno di uno sprone, altri attendono per il 26, altri sono irrimediabilmente mattanza concludo meglio pochi ma buoni
Caro Angelo, io invece penso di aver tratto delle conclusioni piuttosto oggettive.
Ovviamente non immaginavo di organizzare la protesta perfetta con un giorno di preavviso. Tuttavia so per certo che l'informazione sull'iniziativa aveva comunque già avuto un buon livello di diffusione, assolutamente non limitata solo al blog. Inoltre, tantissimi colleghi di S.Lucia sono passati davanti al gruppo di protesta senza unirsi ad esso.
Dunque, dato il discreto numero di persone informate e/o che hanno visto la protesta svolgersi, confrontato al bassissimo numero di collegli partecipanti, posso oggettivamente dedurre che la stragrande maggioranza ha scientemente e legittimante deciso di non condividere la protesta stessa.
Non ho per nulla un giudizio critico rispetto a questa decisione di non aderire, che anzi mi tranquillizza molto. Ho avuto la percezione che molti colleghi fossero talmente preoccupati dell'attuale situazione da rendersi necessario l'avvio di una protesta tangibile, da incrementare giorno per giorno. O mi sono sbagliato oppure la preoccupazione c'è, ma io non ho un seguito sufficiente da poter canalizzare da solo la protesta.
In entrambi i casi posso ridurre il mio livello di allerta e stare più sereno.
Per quanto attiene al mio ragionamento, esso è un pò diverso dalla tua supposizione. Sinteticamente potrei articolarlo nei seguenti passaggi:
1) è da tempo che considero non più sostenibile il rapporto instaurato dall'amministrazione con il proprio personale (e loro rappresentanti);
2) gli atti portati avanti dall'amministrazione (piano di stabilizzazione, riorganizzazione, decentramento) mi preoccupano;
3) le istanze completamente snobbate dall'amministrazione (proroga delle graduatorie, orario di lavoro, progressione orizzontale ecc.) mi fanno incazzare;
4) ciò premesso, ho da tempo maturato l'opinione di dover passare dalle parole ai fatti, individuando la necessità di un'azione sindacale non solo limitata a documenti, ma da sviluppare anche con forme di protesta pacifiche ma vibranti;
5) a torto o a ragione, ho costantemente cercato di convincere gli altri rappresentanti sulla necessità di questa protesta;
6) non ci sono riuscito;
7) promuovo la protesta da solo, nella speranza di fare da apripista ad una mobilitazione unitaria forte.
ecco, così mi piaci!
p.s. io ieri c'ero
... il 26 febbraio a Palazzo "Armieri" ore 11.00 ... partecipiamo tutti !!!
...ricchi premi e cotillon...
A prescindere dagli argomenti all'ordine del giorno, sempre se avverrà l'incontro, l'Amministrazione deve capire che,se vogliamo, possiamo!
Credo sia stata comunque un'ottima iniziativa quella di Luciano.
Qui a via Marina non è andata male visto quelle che è successo in altri sedi più "popolose". Indipendentemente dalle sigle sindacali, le ragioni individuali sono più che legittime visti gli atteggiamenti dell'Amministrazione e una controparte sindacale forse troppo morbida.
Non vorrei che Luciano, che alla lotta sindacale ci ha sempre creduto, scontasse il fatto di essere di categoria C, non posizionista, quindi vaso di coccio tra vasi di ferro. Per me, già dalla prossima settimana, si può andare avanti tranquillamente: anche affigendo cartelli nelle sedi di lavoro; e non è necessario utilizzare le bachece sindacali che non ci verrebbero concesse.
Cara Rosaria,
si tratta degli stessi argomenti in agenda che, dovevano essere trattati dai R.S.U. con l'Amministrazione sin dal 5 febbraio, ma a causa delle varie disdette (sempre da parte dell'Amministrazione, anche il 19 febbraio), siamo arrivati al nuovo appuntamento del 26, alle ore 11.00 presso palazzo "Armieri" in via Marina -NA-.
Ma adesso, a prescindere dagli importantissimi argomenti da trattare, la partecipazione dei lavoratori della Giunta è necessaria, sopratutto per ridare forza alle Rappresentanze Sindacali, e per fare in modo che, con la nostra presenza, ogni parte faccia il proprio dovere.
L'amministrazione non può continuare ad agire così,giocando come il gatto fa con il topo, con i nostri Rappresentanti, offende anche tutti Noi lavoratori.
Quindi, ormai è questione di amor proprio, della nostra dignità, cerchiamo di scuoterci un po, ed uscire da quel maledetto torpore che, ormai da anni, ci annebbia!
ti abbraccio. vittorio.
Caro Vittorio, gli argomenti in agenda sono importanti, però bisogna vedere di quale agenda si tratta: la nostra o quella dell'amministrazione?
Gli interessi delle due parti non mi sembrano coincidere per niente.
Rammento l'ordine del giorno fissato unilateralmente dall'amministrazione per quest'incontro: "problematiche del personale regionale".
Se conosco un pò i miei polli e se l'esperienza mi ha insegnato qualcosa, quest'ordine del giorno così generico esprime l'intenzione di farsi semplicemente due chiacchiere, senza risolvere alcunché.
Detto questo, apprezzo questa intenzione di autorganizzarsi per presenziare all'incontro di martedì.
Io personalmente proporrei di fissare tutti questi inconri alla Sede della Regione Campania a S. Lucia e far convergere lì tutti i dipendenti.
Non capisco perchè si debbano fare a Palazzo Armieri.
Mi sembra un tentativo dell'Amministrazione di spostare in un luogo decentrato e al sicuro da occhi indiscreti un tavolo di concertazione che dovrebbe meritare invece grande pubblicità e al quale dovrebbero partecipare in massa tutti gli RSU e tutti i dipendenti.
caro luciano, siamo un gruppo di colleghi a cui interessa sapere se è vero che il documento dei prepensionamenti è stato recepito dall'amministrazione.Ci puoi dare notizie al riguardo? rosa ed altri
Cara Rosa ed altri,
non esiste un documento sui prepensionamenti che debba essere recepito dall'amministrazione.
Probabilmente questo argomento non è ancora chiaro a tutti e provo a spiegarlo di nuovo. Procedo per punti.
1) Bisogna anzitutto sapere che la materia delle pensioni è di competenza esclusiva dello Stato. Quindi solo lo Stato può dettare le regole relative ai requisiti per andare in pensione, al metodo di calcolo ecc. ecc. Dunque è escluso qualsiasi intervento normativo da parte delle singole regioni. Se così non fosse, si potrebbe verificare ad esempio che i lavoratori della Lombardia vadano in pensione prima di quelli della Campania o viceversa. Si tratta evidentemente di una materia che esige un trattamento uniforme in tutto il territorio nazionale.
2) Il principio esposto al punto precedente non viene smentito dal fatto che in passato la Regione Campania abbia approvato una legge sull'esodo incentivato del proprio personale. Infatti la Corte Costituzionale è intervenuta per dichiarare l'illegittimità di quella legge, proprio perché le regioni non possono assolutamente intervenire su queste questioni.
3) Per quanto detto sinora, possiamo dedurre con certezza che la Regione Campania non è nelle possibilità di stabilire, in alcun modo, che il proprio personale possa andare in pensione prima, dopo o diversamente dai requisiti stabiliti dalla legge nazionale.
4) Esiste un Piano di stabilizzazione finanziaria della Regione Campania, approvato dal MEF, che prevede una serie di misure aventi l'obiettivo di far superare alla nostra amministrazione uno stato di crisi finanziaria.
5) Tra le misure inserite in questo Piano ce n'è una, in particolare, che prevede una drastica riduzione del numero di dipendenti regionali.
6) Il Commissario inviato dal MEF per verificare lo stato di attuazione del Piano, in relazione al citato obiettivo di riduzione del personale, ha indicato il seguente possibile percorso: la Regione Campania potrebbe proporre allo Stato l'approvazione di una legge nazionale, che consenta ai propri dipendenti di andare in pensione in deroga ai requisiti imposti dalla riforma Fornero.
7) tutto ciò premesso, possiamo concludere che i dipendenti regionali potranno andare prima in pensione solo e soltanto se si verificheranno le due seguenti condizioni:
- la Regione Campania propone allo Stato di approvare una legge su questo tema:
- lo Stato accetta ed approva effettivamente questa legge.
Come puoi vedere, cara Rosa, non vi è alcun documento che debba essere recepito dalla nostra amministrazione, ma solo l'indicazione di un percorso, rispetto al quale possiamo solo sperare che ci stiano lavorando.
grazie Luciano
Prego.
Parole parole nientaltro che parole per te'
Ma oggi 26 Febbraio, si farà oppure No questa riunione?
In caso affermativo, ci aggiornate? Grazie
Saluti
Antonio
LA CORTE COSTITUZIONALE
1) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 11, comma 4, della legge della Regione Campania 27 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2012 e pluriennale 2012-2014 della Regione Campania – Legge finanziaria 2012);
2) dichiara l’illegittimità costituzionale degli articoli 22, 37 e 50 della legge della Regione Campania n. 1 del 2012;
3) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 24, comma 2, della legge della Regione Campania n. 1 del 2012;
4) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 24, comma 3, della legge della Regione Campania n. 1 del 2012;
5) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 27, comma 1, lettera b), della legge della Regione Campania n. 1 del 2012;
6) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 32, comma 2, della legge della Regione Campania n. 1 del 2012;
7) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 45, commi 1 e 3, della legge della Regione Campania n. 1 del 2012;
E' possibile avere un resoconto di tale sentenza della Corte Costituzionale e delle ripercussioni per noi dipendenti regionali?
Grazie
Antonio
il progetto è salvo.......estinzione del processo x il comma 7 art. 23.......ci è andata bene.....
Caro Luciano
informaci un pò sull'incontro di ieri. Grazie Enzina e un gruppo di colleghi di Benevento
Cara Enzina, sto scrivendo un comunicato dettagliato per informarvi degli esiti dell'incontro.
Appena pronto lo pubblico.
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