lunedì 15 ottobre 2012

PA: CGIL, sentenza consulta su Tfr pubblici è bomba su conti Inps-Inpdap

Bocciato prelievo aggiuntivo 2,5% di manovra Tremonti, da restituire cifra fino a 3,8 mld 

“Una vera e propria bomba su conti Inps-Inpdap”. E' l'allarme lanciato dalla CGIL alla luce della sentenza 223 della Corte costituzionale che ieri ha bocciato la manovra Tremonti di maggio 2010 (il dl 78/2010) nella parte che disciplinava la trattenuta del Tfr per i dipendenti pubblici. La sentenza dell'alta corte - la stessa che ha giudicato illegittimi i tagli alle retribuzioni delle alte dirigenze pubbliche perché gravemente discriminatori in quanto un tributo non può discriminare né in ragione della tipologia del datore di lavoro (in questo caso i pubblici e non i privati) e né può riguardare solo il lavoro - ha giudicato infatti incostituzionale anche il provvedimento relativo al Tfr del lavoro pubblico.

Nel merito, spiega la CGIL, “con la manovra Tremonti di maggio si estendeva il Tfr anche ai pubblici che prima, invece, accantonavano la 'indennità di fine servizio', frutto di una compartecipazione contributiva: per il lavoratore pari al 2,50%, per il datore di lavoro del 7,10%, tutto applicato sull'80% dello stipendio”. La disposizione contenuta nella manovra correttiva di maggio 2010 prevedeva che, aggiunge ancora la CGIL, “con effetto sulle anzianità contributive maturate a decorrere dal 1° gennaio 2011, per i lavoratori alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche il computo dei trattamenti di fine servizio andava effettuato secondo le regole del Tfr. Questo voleva dire che i lavoratori avrebbero dovuto versare non più il contributo del 2,50% bensì il 6,91%, così come è regolato dal Tfr”.

Una disposizione, quella contenuta nella passata manovra, che “nulla invece diceva sulla quota pagata già dai pubblici, pari al 2,50%, che in questi circa due anni è stata comunque sottratta dal salario dei pubblici, ovviamente insieme al 6,91% della nuova disciplina introdotta. Con la sentenza di ieri la Corte ha giudicato incostituzionale questa sottrazione perché, a parere dell'alta magistratura, queste due voci non si potevano sommare”. Per capire la mole di risorse sottratte, la Cgil fa sapere: “Bisogna considerare che mediamente il contributo del 2,50% vale 30/35 euro al mese. Non averlo versato avrebbe significato avere un corrispondente reddito netto di circa 22 euro in più al mese, a fronte però della perdita delle future agevolazioni fiscali prima previste”.

Quali effetti adesso comporta la sentenza della Corte costituzionale? Secondo la Cgil, “per ricostruire un principio di uguaglianza del mondo del lavoro, il non dover far pagare il  contributo a carico dei soli lavoratori pubblici sul Tfr, produrrà questi risultati immediati e futuri: la restituzione agli interessati di quanto versato negli anni 2011 e 2012 per un valore complessivamente stimabile fino a 3,8 miliardi di euro, sui circa 3 milioni e 400 mila dipendenti (a data 2010). Inoltre, questa restituzione, così come il mancato introito del 2,50% in più, ha effetti sulla cassa che a regime è pari ad un mancato incasso, in termini contributivi per l’ex Inpdap, di una cifra che arriva fino a 2 miliardi di euro annui”. Va ricordato infine, conclude la CGIL, che la norma prevista dalla manovra Tremonti era destinata a produrre economia pari a 1 milione nel 2012 e 7 milioni nel 2013.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusate ma se la trattenuta non deve essere fatta, come dice la Corte Costituzionale, le Amministrazioni pubbliche hanno trattenuto i nostri soldi INGIUSTIFICATAMENTE.

E ce li devono restituire perchè sono nostri, oltre a DOVER cessare immediatamente questa trattenuta.

Quindi non si può parlare di Bomba INPS-INPDAP bensì di APPROPRIAZIONE INDEBITA dei soldi dei lavoratori pubblici DA PARTE DELLO STATO E DELLE ALTRE AMMINISTRAZIONI.

Che poi questi soldi ammontano a 3 miliardi di euro, che ci possiamo fare? Dobbiamo sentirci in colpa? Sono soldi nostri.

Antonio

Anonimo ha detto...

Le spese militari per missioni di servizio all'estero ci costano 4-5 miliardi di euro all'anno.
Andassero a tagliare quelle.

Vogliamo i soldi che si sono trattenuti ingiustificatamente dalle nostre Buste Paga. Ora c'è anche la sentenza della Corte Costituzionale.

Fuori i soldi.

Anonimo ha detto...

braaaaaavo però l'avvocato della CGIL qui a Napoli èèèèèèèèè.
proprio un braaaaaaaavo professionista.
Ora capisco perchè quando c'è da fare un ricorso contro l'amministrazione e il sindacato propone il patrocino gratuito con propri legali i colleghi fuggono come avessero visto la peste.
ora capisco!!

Anonimo ha detto...

già ce lo vedo a Pasquale a bucia che dovendo ottemperare ad una sentenza (sebbene non sia direttamente parte in causa) e dovendo controvoglia riconoscere in busta paga quella cifra mensile di circa 20/30 euro, ci dirà che si è adoperato subito, che ha colto la palla al balzo per poterci restituire il potere di acquisto perso a causa della diminuzione del valore dei ticket...
poi vi farò vedere le dichiarazioni!!!

Peppino

Anonimo ha detto...

Ma quale avvocato della CGIL.
Quello era un abusivo che si spacciava per presunto avvocato.

Mi risulta inoltre che non avesse neanche l'abilitazione.

Presumibilmente la Laurea era stata conseguita con l'Università Telematica VATTELAPESCA o con l'istituto RADIOELETTRA con i corsi per corrispondenza degli anni '70. Ve li ricordate?

Luciano, aspettiamo il comunicato della CGIL in merito. E' un obbligo.

Peppino, bravo, hai previsto perfettamente le future dichiarazioni di Pasquale a Bucia.
Perchè non ne dovrebbe approfittare? Deve o no rivendicare i suoi meriti politici?

Luciano, piuttosto, monitora tramite la CGIL la situazione su Bagnoli, perchè non vorrei che ad inizio anno ci fossero sorprese. E poi sta benedetta Commissione nominata a Maggio, in 8 mesi che ha prodotto? Che parere ha dato per il trasferimento degli uffici? Positivo, Negativo, Si, No, Ma, forse,

Insomma in questa benedetta Regione fanno tutti gli GNORRI, ossia I FESSI PER NON ANDARE ALLA GUERRA.

Luciano, Sbaglio?

Saluti
Antonio

Anonimo ha detto...

Altro che bomba sui conti Inps/Inpdap:

Con l’equiparazione tra pubblico e privato la trattenuta del 2,5 per cento, denominata «Opera di previdenza» sarebbe dovuta sparire dai cedolini. Anche perché a fronte di questi soldi non c’è più a fine carriera, come accadeva con la buonuscita(TFS), una liquidazione generalmente più vantaggiosa del Tfr. ANZI, PER I LAVORATORI PUBBLICI LA BASE RETRIBUTIVA PER IL CALCOLO DEL TFR RESTA PARI ALL’80 PER CENTO DELLO STIPENDIO, MENTRE PER I LAVORATORI PRIVATI SI TIENE CONTO DEL 100 PER CENTO DELLO STIPENDIO.

Anonimo ha detto...

scusa Luciano, ritieni che la restituzione avvenga automaticamente o sia necessaria comunque una nostra richiesta??
grazie

Luciano Nazzaro ha detto...

Ne ho parlato ieri con la segreteria della CGIL, che sta approfondendo sulla questione.
Devo dire che non penso che l'avvocato ci abbia detto delle sciocchezze in quell'assemblea; semplicemente è intervenuto un fatto nuovo, una sentenza della Corte Costituzionale che modifica completamente lo scenario normativo.
Comunque ben vengano novità che ci fanno recuperare qualche cosina in busta paga.

Anonimo ha detto...

Lucià, vediamo di non difendere l'indifendibile.
Non è che la corte costituzionale la mattina si sveglia e dice "mo' sai che faccio? dico che il 2.5% è incostituzionale"
C'è qualcuno che, basandosi sulla sua professionalità ha valutato incostituzionale quella legge e ha supportato i clienti nel ricorso durante il quale, poi, è stato sollevato il dubbio di costituzionalità davanti all'alta corte!
Con questo non voglio dire però che l'avvocato sia una mezza calzetta, solo che in quella occasione ha sbagliato la valutazione oppure è stato dubbioso sulla riuscita dell'operazione. Amen, niente di più niente di meno

Peppino

Anonimo ha detto...

ciao luciano ma le riduzioni sulle deduzioni previste nella legge di stabilità riguardano solo ciò che viene dichiarato nel 730 o anche la voce sullo statino paga nella riga "DETRAZIONE LAVORO DIPENDENTE" (pari circa a 80-90 euro mensili)

enza

Luciano Nazzaro ha detto...

Siamo in presenza di una sentenza della Corte Costituzionale, quindi ritengo che non ci sarà bisogno di alcuna richiesta individuale per chiederne l'applicazione.
Come ho già detto in precedenza, sarei ancora cauto sul fatto che sia certa la restituzione delle trattenute già operate sino ad oggi. Bisogna capire se la sentenza ha effetto retroattivo.

Luciano Nazzaro ha detto...

Peppino io non voglio difendere nessuno. Ho solo espresso la mia opinione.

Luciano Nazzaro ha detto...

Ciao Enza, non mi risulta che la legge di stabilità incida sulle detrazioni da lavoro dipendente.

Anonimo ha detto...

Scusa Luciano, ma economicamente parlando ,quando dovremmo recuperare?
Grazie antonio

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