giovedì 20 settembre 2012

ESITI INCONTRO

L'incontro che abbiamo tenuto stamattina è stato decisamente deludente ed improduttivo, in quanto per l'amministrazione era presente la sola dirigente del Settore Rapporti con le OO.SS., mancando dunque la partecipazione dell'assessore alle risorse umane, condizione necessaria per concludere qualche accordo.
In sintesi stamattina l'amministrazione intendeva soltanto comunicarci l'imminente approvazione della delibera che porta il ticket al valore di 7 euro, rappresentando che si tratta di un adempimento obbligatorio di legge rispetto al quale non sussiste alcuna alternativa.
Ribadendo la necessità di discutere di tante questioni che richiedono l'assunzione di impegni politici (proroga delle graduatorie, programmazione di una progressione orizzontale, meccanismi di salvaguardia del potere d'acquisto degli stipendi, percorsi di valorizzazione del personale ecc. ecc.), abbiamo richiesto la presenza dell'assessore e siamo stati riconvocati per giovedì della settimana prossima.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Per il buono mensa rideterminato per l'importo di euro 7 vorrei sapere se la ritenuta sulla busta paga non verrà più calcolata? L'importo risulterà così netto.
Grazie e saluti

Anonimo ha detto...

Tanto per cambiare.
Ma nisciun o' cchiappa a Sommese miezz' a via e o fa na sfaccimm e mazziata.

Magari se la ricorda per tutta la vita. Toglietevelo lo sfizio una volta tanto. Meglio un giorno da Leoni.....

Con affetto dai dipendenti regionali.

Maria ha detto...

Caio Luciano, volevo lasciarti il mio commento: non ho parole. Quello che succede è più di quello che avrei potuto immaginare. Tutte le altre argomentazioni mi riscendono nella gola. Eppure dico che questo non è ancora il limite a cui questa amministrazione ci porterà. Maria

Anonimo ha detto...

Caro Assessore Sommese, lei conosce il significato del termine "PALIATONE"?

Grande scena tra Totò e Sordi, la vorrei rivedere con Sommese.

E IA'.

Luciano Nazzaro ha detto...

No, i 7 euro non costituiscono l'importo netto del ticket e si continuerà ad avere ancora una ritenuta in busta paga, ma più piccola rispetto a prima.
Infatti il ticket è esente da tassazione fino ad un importo di 5,29 euro, mentre viene tassata l'eccedenza.
Dunque verrà tassato l'importo di 1,71 euro (cioè 7 - 5,29).
Attualmente vengono invece tassati 4,01 euro (9,30 - 5,29).

Luciano Nazzaro ha detto...

Non nascondo che c'è tanta rabbia, ma la violenza è sempre una reazione sbagliata.

Luciano Nazzaro ha detto...

Ciao Maria, temo anch'io che sia possibile non aver raggiunto ancora il limite.
E' vero che in questa fase di crisi il settore privato soffre più di noi, poiché si stanno perdendo migliaia di posti di lavoro.
Ma è altrettanto vero che anche noi pubblici dipendenti stiamo dando tantissimo e che i nostri stipendi (specie quelli delle categorie più basse) sono diventati inadeguati rispetto al costo della vita.
Il mio timore è che si possa ripresentare l'esigenza di fare cassa. E secondo te da chi verrebbero a bussare?

Anonimo ha detto...

eppure continuo a credere che questo atto sia illegittimo. L'imposizione di legge che certamente vale per il settore statale non può valere sic et simpliciter anche per noi.
Se la determinazione del valore del ticket si fa in delegazione trattante e fa parte del contratto decentrato integrativo (e dico CONTRATTO) significa che questa è una decisione che spetta all'Amministrazione che quindi dovrebbe aspettare almeno la scadenza del CCDI.

Correggetemi colleghi se l'ho sparata grossa ma a me pare che le cose stiano così...

Anonimo ha detto...

dovrebbero bussare a chi ha le PO, io mi hedo come è possibile che esistono persone in regione campania e iù precisamente nella ex formazione Professionale che percepiscono la indennitò di PO senza fare un cavolo. ma come è possibile che il sindacato possa accettare questo, perchè dvono pagare i restanti lavoratori?
cechiamo di non pigliarci per il sedere, ci vorrebbe un esposto alla corte dei conti, bisogna raccogliere firme per ottenere untaglio nelle PO.

Anonimo ha detto...

La situazione nelle aree 11 e 17 dove ci sono il 50% del personale regionale, caro Lucianon NON E' PIU' SOSTENIBILE.

Nelle altre aree c'è notevole carenza di personale come voi OO.SS. ben sapete.
Come avete intenzione di risolvere questa situazione?

Silvestro

Anonimo ha detto...

il caso
Regione, i Portaborse senza contratto
costano ai cittadini 1,8 milioni all'anno
Mentre i finanzieri indagano sul caso dei contributi ai gruppi in Consiglio ci sono ancora duecento «distaccati»

Il Consiglio regionale
NAPOLI — Sono pagati con soldi pubblici, ma lavorano a nero, senza contratto o con Cocopro che camuffano situazioni di subordinazione di fatto. È il pianeta dei collaboratori dei consiglieri regionali. Quanti siano, difficile dirlo. Quanto costino alle casse pubbliche, è presto detto: 150.000 euro al mese. Circa 1.800.000 euro all'anno. Proprio come continua ad accadere in Parlamento. Scoppia un altro caso quindi mentre gli investigatori della Finanza esaminano la documentazione acquisita venerdì nella sede del Consiglio regionale - l'ipotesi dei pm è che parte dei 1200 euro erogati a ciascun consigliere per i gruppi sia stato dirottato su conti correnti privati - emerge un particolare sconcertante dai conti dell'assemblea e riguarda i «portaborse».

I CONTI - Ciascun consigliere regionale ha a disposizione per i collaboratori 2582 euro ogni trenta giorni. «Quei soldi figurano come rimborsi spese», dice Carlo Aveta, che in consiglio regionale siede nel gruppo misto, «ma per percepirli non siamo tenuti a presentare alcuna pezza d'appoggio dalla quale risulti che il collaboratore ha sostenuto i costi per i quali si attinge al rimborso». Non basta. Riferisce ancora Aveta: «Lavorano a nero. Contributi previdenziali neppure a parlarne». E ricorda: «Dal 28 aprile al 31 dicembre 2010 mi sono avvalso di due persone. Le ho assunte il 3 gennaio 2011 col contratto nazionale per i lavoratori del settore servizi. In quella circostanza scoprii all'Inps che nessun consigliere aveva mai regolarizzato la posizione di un suo collaboratore». Il regno del sommerso. Quanto, poi, di quel milione ed 800.000 euro finisca ogni anno ai collaboratori e quanto sia surrettiziamente trattenuto dal consigliere di riferimento è questione difficile da appurare, in mancanza di meccanismi di certificazione trasparenti.

I COMANDATI E I DISTACCATI - Altra nebulosa: i comandati ed i distaccati. Da qualche tempo, non è più possibile pescarli dal privato e sistemarli in regione con un pubblico stipendio. Resta, però, la pattuglia dei comandati e dei distaccati provenienti da altre amministrazioni pubbliche. «Sono circa 200 — ricorda Aveta — e per la maggior parte arrivano qui dai Comuni. Alcuni lavorano davvero, altri non fanno nulla e si godono l'indennità che frutta loro fino a 600 euro in più, rispetto all'ente di provenienza». L'ufficio di presidenza ha diritto a 15 distaccati. I presidenti di commissione ne possono avere 5. Tre spettano ai gruppi. Uno a ciascun consigliere. «Anche il consulente del presidente del consiglio regionale», dice Aveta, «ha i suoi distaccati e comandati. Sono 4 o 5 in tutto».

Fabrizio Geremicca24 settembre 2012

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