lunedì 7 maggio 2012

IPOTESI DI ACCORDO SUL LAVORO PUBBLICO

Il giorno 3 maggio 2012 le Organizzazioni sindacali hanno tenuto un incontro con il Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi, nel quale è stata approvata un'ipotesi di accordo sul lavoro pubblico.
Vi segnalo l'importanza di questo accordo in quanto esso rappresenta il punto di partenza del percorso, fortemente sostenuto dalla CGIL, di sterilizzazione del vergognoso attacco realizzato dalla riforma Brunetta nei riguardi del pubblico impiego.
Ecco alcuni aspetti contenuti nell'ipotesi:
  • il ritorno al contratto nazionale di lavoro quale strumento regolatore del rapporto di lavoro e autorità salariale, la sua primazia sulla legge, il ruolo della contrattazione;
  • un nuovo modello di relazioni sindacali che rimette al centro la rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori, riaffidandole le potestà contrattuali precedentemente sottratte dalle leggi Brunetta;
  • la ripresa di un percorso di superamento del precariato nei servizi pubblici
  • nuove norme sulla mobilità;
  • il superamento del rigido sistema 25/50/25 e la prevalenza della performance organizzativa su quella individuale.
 Chi volesse approfondire i termini dell'intesa può scaricare il protocollo dal sito della CGIL FP, al seguente link: http://www.fpcgil.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/22260

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Luciano,

E' indubbiamente positiva questa iniziativa della CGIL funzione pubblica.

Il problema serio è che oggi più che mai con i contratti bloccati fino al 2013 e con le tasse nazionali, regionali, provinciali e comunali che aumentano, oltre a benzina, enel, ga, imu (e chi più ne ha più ne metta) la busta paga si è ridotta di circa il 20%.

Bisogna chiedere Tutte le OO.SS. insieme dei RINNOVI CONTRATTUALI all'altezza della drammaticità della situazione che stiamo vivendo.

Parliamo di 200-300 euro in più al mese (logicamente lordi che diventano 150 netti) perchè altrimenti non andiamo da nessuna parte.

La gente non sta spendendo più perchè i soldi in busta paga NON AUMENTANO ma DIMINUISCONO.

Bisogna fare qualcosa perchè altrimenti dalla crisi economica non se ne esce più.

Non possono pagare sempre i deboli e cioè dipendenti e pensionati, anche perchè la politica di sprechi pubblici e finanziamenti a fondo perduto, continua alla grande.

Un saluto
Antonio

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Caro Antonio,
sono assolutamente d'accordo che ci vorrà un rinnovo contrattuale capace di recuperare, per la parte economica, tutto il potere d'acquisto perso in questi anni dalle nostre buste paga.
Conosco bene, in prima persona, i sacrifici che stiamo facendo per arrivare a fine mese, in particolare essendo anche la mia, come tante, una famiglia monoreddito.
Proprio per questi motivi cerco di sostenere il più possibile la mia Organizzazione, la mia Segreteria nazionale, fiducioso che possa ottenere dei buoni risultati.
Un'Organizzazione sindacale alla quale, onestamente, non ho molto da criticare: unica che abbia contrastato, in tutti i modi e con tutte le forze, una normativa che ci sta mettendo in ginocchio.

Anonimo ha detto...

Le rappresentanze sindacali unitarie stanno discutendo con l'amministrazione regionale la nuova produttività 2012.

Sul punto relativo ad un'unica valutazione a fine anno, che escluderebbe la liquidazione dei 1.300 euro a luglio (come per gli anni scorsi), per fortuna l'amministrazione sta pensando all'inserimento di una valutazione intermedia.

La ratio del documento è quella di applicare i principi della Brunetta, ciò determinerà che non tutto il personale prenderà il 100% della produttività .
In passato erano 3450 euro l'anno, attualmente il 100% è pari a euro 3.450 ma non tutti prenderanno il 100%.

In sintesi l'intenzione dell'amministrazione è quella di non applicare rigidamente le tre fasce della Brunetta, ma di ampliarle e di concretizzarne i principi, escludendo una distribuzione a pioggia della produttività. Intendono limitare i danni della Brunetta.

Per verificare la possibilità di un pagamento a luglio, i tempi non sono stretti ma strettissimi. La situazione è radicalmente cambiata rispetto al passato, adesso si affronta la Brunetta.

Luigi Pepe
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scusa Lucià, sai niente?

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Hai riportato una comunicazione interna, che ho scritto ai miei colleghi rsu cgil, dopo aver avuto un colloquio ufficioso sul tema della produttività 2012.
Non ci sono ancora informazioni ufficiali e certe su questo argomento, quindi non è il caso di preoccuparsi.
Sono solo considerazioni in corso di lavori.
Quando, nella prossima delegazione trattante, si aprirà ufficialmente il confronto con l'amministrazione, avremo dati certi sui quali discutere.

Anonimo ha detto...

Propongo la realizzazione un APP Sigrep (Iphone o Android) da installare sul proprio SMARTPHONE.

Anonimo ha detto...

Luciano, si può pensare di proporre o richiedere al Personale (Sommese o Marchiello) la stipula di una convenzione con il Consorzio Unico Campania per avere delle agevolazioni tariffarie annuali? (es. un abbonamento annuale di fascia 2,3, 4 etc. a prezzi contenuti?).

Riflettiamoci bene. Potrebbe essere un occasione per incentivare l'uso dei mezzi pubblici e contenere i costi di trasporto.

Il Comune di Napoli, diversi anni fa, stipulò con il Consorzio Unico Campania una convenzione per degli abbonamenti annuali a prezzi ridotti, per tutti i suoi dipendenti.

E' una proposta; perchè non la portiamo avanti?

Saluti
Antonio

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Caro Antonio, ci credi se ti dico che avevo già contattato il Consorzio per prendere informazioni?
L'idea è ottima e voglio presentarla all'amministrazione già con solide basi.

Anonimo ha detto...

il consorzio ti ha dato garanzie circa il buon esito di tale proposta??? speriamo bene...

Anonimo ha detto...

Caro luciano, colgo con piacere il tuo interessamento sul discorso Abbonamento annuale agevolato per dipendenti regionali e spero la futura Convenzione con il Consorzio Unico campania.

Passiamo però ad un altro argomento, oggi 11 Maggio, riportato dal Mattino di Napoli, che ti segnalo:


Regione Campania, sì del Governo
al Piano di stabilizzazione finanziaria

NAPOLI - Via libera dal Governo al Piano di stabilizzazione finanziaria della Regione Campania. Il provvedimento, predisposto dai tecnici di Palazzo Santa Lucia, secondo quanto si apprende, ha ottenuto l'ok della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il piano di stabilizzazione è stato redatto tenendo conto dei parametri di virtuosità che, nel prossimo futuro, incideranno sulle politiche di sviluppo nazionale e con un orientamento a una nuova visione dell'Ente Regione che dovrà svolgere le funzioni di indirizzo e di programmazione. Ridimensionamento delle partecipate, ambiente, trasporti e personale sono i settori nei quali si interviene con il Piano.

IL PUNTO E' QUESTO: LA REGIONE CAMPANIA ED I VERTICI REGIONALI HANNO L'OBBLIGO MORALE, MATERIALE, ISTITUZIONALE ED ANCHE ETICO ILLUSTRARE ALLE OO.SS E A TUTTI I DI PENDENTI QUESTO PIANO DI STABILIZZAZIONE FINANZIARIA REGIONALE CHE E' STATO DATO A TUTTI, TRANNE CHE AI DIRETTI INTERESSATI E CIOE' NOI POVERI MORTALI (dipendenti regionali).

Buon Week End
Antonio

Anonimo ha detto...

D'altronde basta fare una ricerca su GOOGLE e digitare "Piano di stabilizzazione finanziaria Regione Campania" e questo benedetto documento lo trovi, perchè i vertici regionali nella loro grande "onnipotenza" ed unti dal Divino OTELMA, lo hanno dato a tutti i vari giornalai e sottolineo giornalai, (quindi non giornali ne giornalisti ma semplicemente giornalai), vedi IL DENARO, vedi se non sbaglio qualche oo.ss, etc.

Lo vogliamo rendere pubblico?
Vogliamo rendere edotti i dipendenti regionali di quali sono le intenzioni sul personale per i prossimi anni? Anche se sono solo intenzioni?

Rinnovo il Buon Week End.
Antonio

Anonimo ha detto...

Caro Antonio, io ho trovato solo quello degli anni precedenti; non so se è quello su cui si è espresso il governo con il suo placet.
Se ne hai trovato una versione più recente puoi postare il link a tutti?
Grazie

Anonimo ha detto...

Anche io ho trovato su Internet quello degli anni precedenti e penso (ma forse mi sbaglio) che grosso modo corrisponda a quello.

Sicuramente chi ha questo documento aggiornato lo dovrebbe rendere pubblico e manifestarlo anche alle OO.SS. e ai dipendenti regionali.

Antonio

Anonimo ha detto...

governo
Piano di stabilizzazione: arriva il disco verde ai tagli della Campania
Di Enzo Senatore – sabato 12 maggio 2012Postato in: Politica

Il piano di stabilizzazione finanziaria della Regione Campania passa l’esame del Governo e diventa pienamente operativo. I principali interventi sono previsti nei settori di ambiente, personale, società partecipate e trasporti. Molte disposizioni, per la verità, sono state già attuate visto che il piano risale al 2010 e contiene peraltro disposizioni in linea con quanto indicato dagli ispettori del ministero dell’Economia inviati dal precedente titolare della delega Giulio Tremonti. Tra le novità di maggiore impatto il ridimensionamento dei pagamenti, stimato nell’ordine del 17,2 per cento l’anno a partire dal 2013. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevede il documento.

PARTECIPATE
Rispetto alle 29 aziende pubbliche del 2010 ne resteranno nove: tre per il settore trasporti e una a testa per patrimonio, sanità, cultura, ambiente, sviluppo e innovazione. Il piano prevede inoltre la costituzione di una holding di partecipazioni all’interno della quale far confluire, mediante una serie di operazioni straordinarie, le diverse società attualmente operanti, trasformando gli amministratori attuali in direttori di divisione.

TRASPORTI
A parte il completamento del processo di costituzione della holding Eav si procederà alla costituzione di tre nuove società pubbliche. Queste realtà si occuperanno rispettivamente di infrastrutture e rete, servizio su ferro, servizio su gomma.

PERSONALE
Prima di tutto bisogna portare a compimento la riforma, che prevede tra l’altro il taglio di 800 unità entro il 2013 tra esodi, prepensionamenti, cessazioni e trasferimenti ad altre amministrazioni. Quest’ultimo aspetto è particolarmente delicato e chiama in causa direttamente il piano di decentramento amministrativo, che prevede l’assegnazione di competenze in materia di agricoltura e formazione professionale a Province, Unioni di Comuni e aree vaste. A processo completato la Regione bandirà concorsi per 700 nuove assunzioni.

INVESTIMENTI
Nel piano si fa riferimento al Fas (fondo per le aree sottoutilizzate), la cui dotazione attuale dovrebbe ammontare a 200 milioni di euro. La somma, in realtà, è molto più elevata e raggiunge i 900 milioni in virtù del definanziamento degli interventi inseriti nel vecchio Par, il piano di attuazione regionale. La Regione ha inoltre stilato una tabella di disponibilità finanziarie da destinare ai finanziamenti per un totale di 500 milioni nell’anno in corso e 600 milioni nel 2013.

AMBIENTE
Il settore forestale verrà riorganizzato attraverso il trasferimento di competenze alle Comunità Montane e la soluzione del problema dei dipendenti. Pronta anche la riorganizzazione delle società pubbliche del comparto.

Dalle partecipate ai trasporti: ecco il documento

Ambiente
• Riorganizzazione del ciclo idrico
• Riorganizzazione delle società del settore
• Soluzione della vertenza dei forestali
Patrimonio
• Cessione di immobili per 500 milioni di euro
• Creazione di una società immobiliare regionale
Personale
• Nuove assunzioni per 700 posti a conclusione del decentramento amministrativo
• Riduzione di 800 unità entro il 2013
• Trasferimento ad altri enti locali di 3500 dipendenti
Società partecipate
• Riduzione da 29 a 9
Trasporti
• Risanamento e gestione affidata a tre società pubbliche

Giro di vite sulle partecipate: rispetto alle 29 aziende pubbliche del 2010 ne resteranno nove: tre per il settore trasporti e una a testa per patrimonio, sanità, cultura, ambiente, sviluppo e innovazione.

Anonimo ha detto...

ma che senso ha ridurre il personale di 800 unità per poi assumerne 700?

e in ogni caso,quando si prevede dovrebbe essere bandito questo concorso?

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