giovedì 4 settembre 2014

BLOCCO DEI CONTRATTI: COMUNICATO STAMPA DI ROSSANA DETTORI SEGRETARIA GENERALE CGIL FP


133 commenti:

megattera ha detto...

e di cosa ci meravigliamo? speravate forse che i provvedimenti capestro del governo non avrebbero colpito ancora una volta la nostra categoria, tanto vituperata e mal tollerata da tutti? sono pronta ad aderire alla protesta, anche se con la convinzione che non porterà a nulla, cque bisogna reagire e far sentire la propria voce!

Anonimo ha detto...

ma questi porci perchè non cominciano dall'abolire tutte le partecipate, le consulenze esterne, i pacchetti degli autisti e degli udcp???? perchè i sindacati non fanno una DENUNCIA ALLA CORTE DEI CONTI??? e vengono a rompere sempre le p. a noi che abbiamo gli stipendi fermi da 7 anni!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ventanni x allontanare il B. dal governo. Ci vorranno 30 anni x togliere quel viziato di Renzi

Anonimo ha detto...

Renzi-Verdini, un'alleanza nel nome del padre
Storia di un'antica amicizia nata dall'editoria toscana. Fino ai primi incontri del premier con Silvio Berlusconi. Che oggi si rinnova. Ecco dove nasce l'asse tra i due che tiene in piedi il patto del Nazareno

Anonimo ha detto...

fiorentina regge e governa, domina la politica italiana, punta a riformare la Costituzione, prepara i futuri equilibri del potere. È una cerchia di amicizie inattese, di comunanze impreviste, un groviglio in cui tutto si confonde,«di fiori, foglie e rami, presto appassiti o seccati», come ha scritto Luciano Mecacci nel suo libro sull’assassinio del filosofo Giovanni Gentile in una Firenze livida e ambigua nel 1944, al passaggio di regime, come oggi.

Anonimo ha detto...

La Ghirlanda di oggi fu intrecciata tanti anni fa, quando non si parlava di leggi elettorali, ma di carta stampata: da editare, pubblicare e poi distribuire. C’era un editore, proprietario di fogli regionali e locali - il “Giornale della Toscana”, il “Cittadino” di Siena, “Metropoli” - in Valdarno, nel Chianti e nella Piana. E c’era un distributore, che consegnava i giornali alle edicole. La conoscenza non si interrompe. Per trasformarsi poi in una carta preziosa, quando il figlio è diventato grande, ha lasciato le colline per muovere alla conquista della Nazione.

Anonimo ha detto...

Denis Verdini è un personaggio riservato, non vanta le sue amicizie. E non ha mai rivelato quella sua antica consuetudine da editore con il distributore di giornali di Rignano sull’Arno Tiziano Renzi e con il di lui figliolo Matteo, ragazzo sveglio, da non perdere di vista, da coltivare. Il senatore di Forza Italia, arrivato a 63 anni, negli ultimi tempi è cambiato. Non abita più nel palazzo Pecci Blunt all’Ara Coeli, di fronte al Campidoglio, come negli anni ruspanti della conquista del potere romano e del vertice berlusconiano, dove riceveva gli ospiti tra marmi, soffitti affrescati e letti con baldacchini.

Anonimo ha detto...

Si è trasferito alle spalle del Senato, tra piazza Nicosia e via dell’Orso. Con il passare degli anni è diventato più emotivo. Si scalda, si commuove, piange in pubblico. Successe la prima volta quasi un anno fa, il 2 ottobre 2013, quando per la prima volta nella vita sbagliò i conti: aveva giurato al Capo che con Angelino Alfano se ne sarebbero andati quattro gatti, invece furono abbastanza per tenere in piedi il governo Letta al Senato. È successo ancora tre settimane fa, quando ha fatto la mossa di abbandonare l’assemblea di Forza Italia. Si batte per la riforma del Senato in accordo con Renzi con una dedizione che nessuno gli ha visto neanche quando c’era da sfilare le truppe a Gianfranco Fini e meno che mai un anno fa contro Alfano. Riceve uno a uno i senatori che vogliono votare contro, urla, minaccia, blandisce.

Anonimo ha detto...

Non si tocca il patto del Nazareno, l’accordo tra Silvio e Matteo che per Verdini vale la vita: il primo è il suo presente, il secondo è il suo futuro. «Oggi Denis è più renziano che berlusconiano», sintetizza un ex deputato del Pdl: «Berlusconi è un immorale, ma con sentimento, Verdini è un amorale, un personaggio da film di Tarantino, uno che ti ammazza mentre indossa lo smoking. Simile a Renzi».

Anonimo ha detto...

Eppure, almeno in apparenza, sembra l’opposto del premier. Non partecipa ai talk show, non rilascia interviste, non cinguetta su twitter. Ma Verdini attraversa tutta la biografia di Renzi come un’ombra. L’ombra della luce. Se la vecchia conoscenza con il babbo Tiziano non è un’allucinazione, come direbbe il ministro Maria Elena Boschi, ci sono altre istantanee del passato oggi dimenticate che bisogna ricordare.

Anonimo ha detto...

l 30 marzo 2005 il capo della Croce Rossa Maurizio Scelli convoca una grande manifestazione al Pala Mandela di Firenze con il premier Berlusconi: dovrebbe essere una kermesse di giovani per Silvio, ma è un flop colossale, i pullman non arrivano, gli spalti sono deserti. Berlusconi resta cinque ore in attesa, infuriato con gli organizzatori, lo fanno accomodare in prefettura, la stessa sede della provincia, c’è un solo lampo di luce in quella giornata da cancellare, quando arriva Verdini con un giovane spavaldo: «Silvio, c’è una persona che devi assolutamente conoscere...». È il presidente della Provincia, il trentenne Matteo Renzi. «Non è dei nostri», sospira Denis, «ma è bravo». E con B. è un colpo di fulmine.

Anonimo ha detto...

Nel 2008 l’editore Verdini organizza una cena sontuosa in una villa fiorentina per festeggiare il decennale del “Giornale della Toscana”. Ci sono tutti i notabili azzurri della regione al gran completo, ma l’invitato d’onore è un altro, l’unico big del centrosinistra toscano presente al festeggiamento, ancora lui, Matteo Renzi. Più un amico che un avversario: la Provincia non risparmia la pubblicità sul quotidiano fiorentino, l’uomo di raccordo è il numero uno di Florence multimedia, la società di comunicazione creata da Renzi, Andrea Bacci. Un ramo importante della Ghirlanda. Bacci è amico di Riccardo Fusi, socio di Verdini, poi coinvolto nelle inchieste sugli appalti della Cricca, a lui chiederà un elicottero in prestito per portare Renzi a Milano alla trasmissione di Daria Bignardi (all’insaputa di Matteo, però, e comunque non se ne farà nulla). Quando Renzi prende la parola in quella cena si fa silenzio, il suo è un discorsetto di circostanza, del tipo «siamo su sponde diverse, ma è giusto dialogare», ma anticipa un refrain destinato a tornare attuale. E gli amici di Verdini conoscono bene il ragazzo, sanno che medita di candidarsi a sindaco per sbaragliare la nomenclatura rossa, lo seguono con simpatia.

Anonimo ha detto...

«Firenze deve essere un esempio, gli amministratori della sinistra stanno sempre lì, alla guida del potere cittadino da venti anni, considerano la cosa pubblica come un fatto privato», strepita Verdini nella insolita veste di moralizzatore il 30 novembre 2008 dalle colonne del suo house organ. «Vadano tutti a casa. E se non lo fanno, siano i cittadini a mandarli via. Perché è ora di finirla con questa politica». Tre mesi dopo Renzi vince a sorpresa le primarie del Pd per il sindaco. Il centrodestra ci gira un po’ intorno, poi schiera contro di lui l’ex portiere della Fiorentina Giovanni Galli. Riesce ad arrivare al ballottaggio, avrebbe qualche possibilità di vittoria ma la macchina elettorale incredibilmente si ferma. «Forse i miei davano per scontata una sconfitta al primo turno», ha raccontato di recente Galli. Vince Renzi, la nuova stella nazionale, inviso agli ex-Ds, amato da Berlusconi. «Io senza cuore? Macché, di cuori ne ho due, come qualcos’altro», usa reagire Verdini quando si ironizza sul suo cinismo. E anche una gran fortuna.

Anonimo ha detto...

Alla fine del 2013 sembra un uomo finito. Forza Italia si è sfasciata, la fidanzata di Berlusconi l’ha messo alla porta di palazzo Grazioli, il capo non si fida più. Sono rimasti con lui alcuni fedelissimi, il deputato Massimo Parisi, e l’amica Daniela Santanchè. E le inchieste giudiziarie che lo riguardano stanno per entrare nel vivo. Quella romana sulla P3, dove si contestano anche gli incontri con Arcibaldo Miller, ora diventato procuratore generale a Roma, è la meno preoccupante: l’iter è lentissimo, la decisione sul rinvio a giudizio arriverà in autunno.

Anonimo ha detto...

I guai veri sono a Firenze, dove è appena arrivato il rinvio a giudizio per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta nella vicenda dell’ex Credito Cooperativo fiorentino, con accuse documentali, basate sulle ispezioni di Bankitalia che hanno portato al commissariamento e alla liquidazione della Verdini Bank. Con un perfetto intreccio politico-affaristico: quando c’è da ripianare il debito con la banca di 15 milioni l’aiuto arriva dal re delle cliniche Antonio Angelucci, deputato di Forza Italia. Tra i beneficiari dei finanziamenti facili, oltre al costruttore Fusi della Btp (azienda che è stato uno snodo di grandi accordi con le coop rosse), c’è la società editrice controllata da Verdini. Vista la fine di altri colonnelli berlusconiani, Marcello Dell’Utri, Cesare Previti, Claudio Scajola, Giancarlo Galan, ci sarebbe di che preoccuparsi. Se non fosse per l’antica amicizia fiorentina che rimette Verdini al centro del gioco.

Anonimo ha detto...

All’indomani delle primarie dell’8 dicembre 2013 che plebiscitano Renzi a capo del Pd, Denis chiama Matteo e riallaccia la vecchia frequentazione. È lui il vero autore del patto del Nazareno. Nelle riforme c’è la sua mano, il bilancino con cui Denis pesava le libbre di carne quando da ragazzo trafficava quarti di bue e bistecche oggi gli serve per misurare quorum, premi di maggioranza, soglie di sbarramento, con una competenza che ha sbalordito un esperto come il professor Roberto D’Alimonte durante le trattative sull’Italicum.

Anonimo ha detto...

Meglio sarebbe chiamarlo Verdinum, come il Porcellum, che infatti fu sperimentato in Toscana e poi esportato in Italia, come il renzismo. È lui a fornire a Renzi le proiezioni elettorali, spaventando e indignando un bel pezzo di compagni di partito che temono di essere sacrificati all’accordo Renzi-Verdini. «Se Matteo è Telemaco», spiega l’erudito ex dc Paolo Naccarato, «Denis è Eumeo, il servo fedele che aiuta Ulisse a sterminare i Proci». I Proci, cioè i ribelli, i dissidenti di Forza Italia e quelli che hanno già tradito come Alfano. Nel Palazzo già ipotizzano che se il premier decidesse di svoltare verso le elezioni anticipate, con le riforme costituzionali impantanate a palazzo Madama, sarebbe Verdini a dargli una mano per provocare l’incidente decisivo.

Anonimo ha detto...

Cattiverie, come quella del senatore del Pd Massimo Mucchetti che ha profetizzato sull’“Unità” vantaggi giudiziari per Denis dal legame con Renzi. Malignità, come quella di chi fa notare che in fondo Verdini è l’unico forzista che possa contare nel governo Renzi su un esponente amico, per di più in una casella chiave: il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, magistrato, leader della corrente Magistratura Indipendente, fratello di Jacopo, consigliere regionale di Forza Italia in Toscana. «Indifendibile», l’ha bollato Renzi quando il sottosegratario si è fatto beccare mentre spediva sms di campagna elettorale per il Csm. Però l’indignazione è durata lo spazio di un mattino, Ferri è ancora lì, al suo posto. E una settimana fa il consiglio regionale toscano ha votato sulla costruzione della nuova pista dell’aeroporto di Firenze, presieduto dal renziano Marco Carrai e molto gradita al premier. In sei nel centrosinistra hanno votato contro, ma nel centrodestra tra assenti, astenuti e voti favorevoli è arrivato il soccorso che ha permesso al progetto di essere approvato. Cattiverie, malignità, all’ombra della Ghirlanda fiorentina che domina la politica italiana su cui, come quella di settant’anni fa, troppe cose ancora non si possono dire, affermava Cesare Luporini. E chissà se saranno mai dette.

Anonimo ha detto...

Matteo Renzi urla contro il finanziamento pubblico all’editoria ma trova il modo di elargire oltre 300.000 euro ad un solo editore amico, la Web & Press che pubblica un giornale gratuito (sic) che porta il verbo renziano in tutte le case dei fiorentini.

Lo ha scoperto la consigliera Ornella De Zordo, della lista di cittadinanza perUnaltracittà, con una interrogazione che ha costretto l’amministrazione fiorentina a svelare le carte su una modalità di gestione del denaro pubblico fino ad oggi rimasta nell’ombra. Ecco i dettagli dei finanziamenti, fatti avere alla Web & Press grazie al reticolo di aziende partecipate dal Comune di Firenze.

Anonimo ha detto...

Il Comune ha usufruito direttamente dei servizi della W&P per 79.568 euro nel 2009; 97.021,20 nel 2010; 19.699,75 nel 2011. Inoltre l’editore di riferimento di Renzi ha ricevuto da Toscana Energia S.p.a. 5.000 euro nel 2010 e 25.275 nel 2011 (su diretta richiesta del Comune), da Mukki Latte 3.600 euro nel 2009 e 10.500 nel 2011, da Pubbliacqua S.p.a. 34.999,98, da Firenze Parcheggi S.p.a. 8.171,64 nel 2009 e 7.265 nel 2010, da SAS Servizi alla strada S.p.a. 15.180 nel 2010. Il totale dal 2009 ad oggi: 306.280,57 euro.

Anonimo ha detto...

Nella cronaca de “Il Sito di Firenze” la ricostruzione della vicenda a seguito dell’esito dell’interrograzione di Ornella De Zordo.

“Per capire l’importanza di questi dati è necessario fare un passo in dietro. Poche settimane fa, nel pieno della scandalo Lusi, Franco Bechis pubblicò su Libero alcune fatture, a sua detta, pagate dall’ex tesoriere della Margherita per le inziative politiche di Renzi. Fioccarono subito le smentite e le minacce di querele. Bechis non ha mai ritrattato, Lusi intervistato da Santoro confermò di aver finanziato Matteo Renzi, Renzi rismentì e annunciò che a giorni avrebbe pubblicato l’elenco dei suoi finanziatori (elenco ad oggi non pervenuto). La Web & press confermò di aver lavorato per Renzi, ma specificò che quelle fatture erano per altri servizi a altri candidati della Margherita. Nessuno ha mai saputo che servizi e che candidati. Tra i servizi svolti dalla Web & Press per Renzi nelle campagne elettorali pare ci sia anche la realizzazione di “Prima Firenze”, il discusso quotidiano free-press che i sostenitori di Renzi distribuivano nei mercati.

Anonimo ha detto...

A Dirigere il giornale era Francesca Padula collaboratrice di Tabloid (fornitore di contenuti di riferimento della Web&Press) e oggi nello Staff di Renzi. Moltissimi dei “volontari” che scrivevano gli articoli su Prima Firenze, erano anche collaboratori di Tabloid. Il Consigliere Regionale del PdL Giovanni Donzelli, da anni “a caccia” dei finanziatori di Renzi aveva chiesto pubblicamente (senza ottenere risposta) se chi aveva scritto per Prima Firenze aveva ricevuto compensi dalla Web & Press per quelle prestazioni. I fondatori di Tabloid sono ad oggi tutti nei vertici della comunicazione di Palazzo Vecchio. Tra questi anche Marco Agnoletti come portavoce del Sindaco e Giovanni Carta che nella campagna per le primarie aveva fatto da portavoce all’avversario Pistelli. In molti si sono chiesti con quali fondi Renzi abbia saldato i servizi di Web & Press per le primarie e non solo.”

Anonimo ha detto...

L'altro patto del Nazareno: Pd e il pregiudicato Berlusconi si dividono le alte poltrone della Giustizia. L'ex ras (LARUSSA) di An quotato per un posto al Consiglio, l'ex parlamentare dem (VIOLANTE)dato per certo alla Corte

Anonimo ha detto...

Bloccate TUTTO e NON Lavorate più !!!

Anonimo ha detto...

Questa è la politica che abbiamo votato tutti e adesso che non è più possibile per il popolino decidere alcunchè, rimangono in piedi le corti alla cui costruzione abbiamo partecipato tutti. Ora è arrivata l'Europa e gli investitori cosmopoliti ed è finita tutta la nostra cosiddetta democrazia. Ciao ciao

Anonimo ha detto...

ciao luciano cortesemente puoi darci aggiornamenti sulla questione BAGNOLI?
stefano

Anonimo ha detto...

ciao luciano cortesemente puoi darci aggiornamenti sulla questione BAGNOLI?
stefano

Anonimo ha detto...

ciao luciano cortesemente puoi darci aggiornamenti sulla questione BAGNOLI?
stefano

Anonimo ha detto...

A Dicembre tutti a Bagnoli. Queste sono le ultime news.

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Ciao Stefano,
fino a questo momento non ci sono ulteriori novità sul trasferimento a Bagnoli.
Sappiamo che è stata avviata un'ulteriore attività di studio per verificare la fattibilità del trasferimento. Sappiamo anche che si sta valutando la possibilità di utilizzare fondi del POR per eseguire le necessarie opere finalizzate a rendere il complesso sito a Bagnoli adatto ad ospitare uffici pubblici.
Ciò che dobbiamo attendere sono gli esiti di questo secondo studio di fattibilità e capire se sia in grado di controvertire l'esito negativo accertato dal primo studio già effettuato.

Anonimo ha detto...


VOLERE E' POTERE.
Se hanno deciso che dobbiamo trasferirci a Bagnoli, ci faranno trasferire a Bagnoli, anche contro la nostra volontà !!!

Anonimo ha detto...

certamente ....
ma non penso che possa succedere entro dicembre
I lavori necessari, a detta di chi ci è stato, non sono poi così banali; fra gara d'appalto, esecuzione dei lavori, consegna, ecc... se ne passeranno mesi e sarà un problema della prossima giunta e del prossimo Presidente

Anonimo ha detto...

per quando riguarda i prepensionamenti ; luciano dacci
qualche delucidazioni - soprannumero!!! o esubero!!!
forse l'amm/zione se li sta conservando per l'elezioni regionali aprile 2015 ?? - un saluto -

Anonimo ha detto...

Il trasferimento a Bagnoli e'solo un questione economica- BY ACHAB-

Anonimo ha detto...

Meglio il soprannumero in modo che per accontentare pochi tantissimi (una moltitudine) lo pigliano nel c.....! Bravi.

Luciano Nazzaro ha detto...

Caro collega,
dal momento che l'amministrazione sta cercando di fare la programmazione triennale del fabbisogno di personale e bandire nuovi concorsi pubblici, temo proprio che di dichiarare un'eccedenza di personale ed avviare un prepensionamento sia divenuta ipotesi inimmaginabile.

Anonimo ha detto...

Caro Luciano, ma le graduatorie dei concorsi pubblici non sono valide ancora fino a Dicembre 2016??

In tal caso, come può l'amministrazione regionale bandire nuovi concorsi pubblici???

Saluti
Antonio

Anonimo ha detto...

non dobbiamo permetterglielo!

non possono assumere altre persone se non hanno neanche risolto il nodo del decentrato.

... e anche i sindacati, con la scusa della disoccupazione giovanile e della mancanza di posti di lavoro... come se lavorare in regione fosse un paracadute sociale!!

Se fossimo un'azienda privata, l'assunzione di nuovo personale sarebbe assolutamente ingiustificata.

Invece noi siamo gli "statali fannulloni" e quindi sotto elezione si cerca di accontentare la plebe permettendo a qualcun'altro di entrare nel club.

Anonimo ha detto...

Dalla Redazione IL DENARO-sabato 23 Giugno 2012: "Sembra che un piano predisposto a Roma per la Regione Campania si preveda sia stato stabilito che vi è un esubero di personale di ben 2800 unità.......Vero,falso? non si sa.......A sbrogliare la matassa del personale dovrà essere Salvatore Varriale,uno dei cinque neo direttori.Dalla redazione del Corriere della Sera del 23 Ottobre 2012.........E poi la Campania,dove ben 4746 impiegati su 7501 risultano di troppo........lo studio della Confartigianato rimarca che la Regione Campania,con il 59 per cento degli abitanti della Lombardia,ha il 126 per cento dei suoi dipendenti.Forse sono solo notizie giornalistiche anche se un pò vecchiotte! Sembra sia intervenuta anche la Corte dei Conti.La Regione Campania intanto non paga imprese e fornitori facendoli fallire,però paga il personale in esubero.Complimenti anche ai sindacati.

Anonimo ha detto...

ci vorrebbe una azione concertata sui siti di corriere del mezzog. repub.napoli e il mattino napoli
per spammare un messaggio del tipo:

"Caldoro sta cercando di forzare il commissario (perchè Rergione Campania è commissariata, per chi non lo sapesse) ad approvare nuove assunzioni, sotto elezioni, tutte clientelari dando l'illusione ai disperati di poter accedere quando invece si sa già chi vincerà questa farsa di concorso" e cose simili.

Chi ci sta??

Anonimo ha detto...

Ai concorsi dovrebbero partecipare solo i vincitori,Tutti sanno ,nessuno sa.-BY ACHAB-

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Caro Antonio,
la validità o meno delle graduatorie dei concorsi pubblici già espletati in passato dalla Regione è un dilemmma che non ha una risposta ne immediata nè certa.
Io penso che la questione sia stata in qualche modo valutata dall'amministrazione.
In questo momento ciò che ho da dire sull'argomento di questi ipotetici concorsi è che il giorno 7 agosto ho tenuto un incontro convocato dall'amministrazione in fretta e furia il pomeriggio del giorno precedente.
In quella sede ci è stata rappresentata la volontà di approvare una programmazione triennale del fabbisogno di personale che prevedesse la realizzazione di nuove assunzioni mediante concorso pubblico, sia per la qualifica dirigenziale che di comparto.
Le indicazioni sono state assolutamente generiche, senza alcuna precisazione ne sul numero di posti da mettere a concorso nè sui profili professionali ritenuti necessari.
La posizione che ho chiaramente espresso a nome della CGIL si può riassumere in tre punti:
1) un giudizio di totale inopportunità a bandire concorsi a distanza così ravvicinata alle prossime elezioni regionali;
2) l'intimazione a non considerare l'incontro come informativa sindacale e a non riportare in alcun eventuale provvedimento di essersi confrontati con le OO.SS., non potendosi valutare le informazioni rappresentate dall'amministrazione minimamente sufficienti per esprimere una posizione;
3) la necessità, pregiudiziale a qualsiasi nuovo concorso, di risolvere preliminarmente il problema dei dipendenti regionali che ordinariamente svolgono mansioni superiori rispetto alla propria categoria di appartenenza.

Anonimo ha detto...

C'è bisogno di qualche volontario per lo spam, per far conoscere la volontà di regione a fare i concorsi e che saranno "truccati" perché già si sanno i vincitori (specie per quello per dirigenti).
Chi ci sta a portare avanti questa battaglia di civiltà?

Antonio tu ci sei?
e voi altri,Enzina, ACHAB, Carmelo,.. ci siete?

Anonimo ha detto...

C'è bisogno di qualche volontario per lo spam, per far conoscere la volontà di regione a fare i concorsi e che saranno "truccati" perché già si sanno i vincitori (specie per quello per dirigenti).
Chi ci sta a portare avanti questa battaglia di civiltà?

Antonio tu ci sei?
e voi altri,Enzina, ACHAB, Carmelo,.. ci siete?

Anonimo ha detto...

Caro ACHAB,
sono Antonio.

Si, io ci sto: conta pure su di me !!!

Anonimo ha detto...

Luciano, grazie per gli aggiornamenti in merito alla riunione del 7 Agosto di cui non sapevamo niente.

Io comunque già mi immagino che gli idonei dei concorsi pubblici svolti in precedenza dalla Regione Campania, SICURAMENTE faranno ricorso al TAR per l'utilizzo delle loro graduatorie ATTUALMENTE VALIDE.


Ne nascerà come al solito la solita tarantella tra i VECCHI E I NUOVI partecipanti ai CONCORSI.

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Corsi e ricorsi della storia...che non cambia mai.

Anonimo ha detto...

Cari colleghi
c'è stata una piccola rivoluzione all'interno della mia U.O. di cui preferirei non parlarne, per non far nascere nuovi problemi che al confronto di quelli emergenti sono una quisquigia. Per questo motivo ho dovuto allontanarmi momentaneamente dal blog. Spero di riprendere presto i contatti con voi e di lanciare il mio grido di dolore per un paese che ormai ha toccato il fondo per le ingiustizie e le nefandezze di una classe politica corrotta, inetta e mangiona. Ciao Enzina, a presto.

Anonimo ha detto...

vogliamo predisporre un format di comunicazione da spammare ?

Per ora i volontari sono:
1) Angelo (io stesso)
2) Antonio

Anonimo ha detto...

a proposito di BAGNOLI
da "IL MATTINO" di oggi:

"Campi Flegrei, rischio eruzioni. La zona a rischio arriva fino al Vomero e a Posillipo. L'assessore: «il piano entro due mesi»
Mezza Napoli entra nella zona rossa del rischio Campi Flegrei. Dopo BAGNOLI, Agnano, Fuorigrotta, Soccavo, Pianura il perimetro dell'eruzione sarà allargato all'intero quartiere di Chiaia, alla zona alta di Posillipo e ad alcune strade del Vomero, complessivamente un bacino di oltre cinquecentomila persone.

«Non sarà uno scherzo. Ecco perché ritarda l'approvazione del piano di sicurezza flegreo», spiega l'assessore regionale alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza. «Sulla base degli ultimi dati forniti dalla comunità scientifica abbiamo dovuto rimodulare il programma di prevenzione che, d'altra parte, ricalcherà in pieno le orme del piano Vesuvio».


Vi preoccupano i dati emersi dal rapporto dell'Istituto Nazionale di Geofisica?

«Non si tratta di preoccupazioni, piuttosto dell'esigenza di prevenire il peggio. I vulcanologi hanno il dovere di fornirci rilievi sempre più aggiornati sull'evoluzione dei fenomeni naturali. A noi tocca interpretare queste notizie per garantire la sicurezza delle comunità interessate».

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Rischio eruzione nei Campi Flegrei: ecco la ricerca choc tenuta sottochiave dalla Protezione Civile


Nei Campi Flegrei il pericolo di un'eruzione è più forte rispetto al Vesuvio, all'Etna, allo Stromboli. Lo sapevamo dalla storia geologica del comprensorio, ma ora è scientificamente dimostrato da un rapporto riservato dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Una ricerca pubblicata due anni fa, ma tenuta rigorosamente sottochiave dalla Protezione Civile, perché il piano di sicurezza del territorio, con l'allargamento nella zona rossa della periferia occidentale di Napoli, ancora non è pronto. Il metodo seguito dai ricercatori dell'Istituto fissa al 10 per cento le probabilità di un'eruzione nei Campi Flegrei. Un livello stabile, registrato attraverso diversi parametri di valutazione, dunque la quota di rischio più alta dell'Europa continentale. Nessun motivo di allarme, ma bisogna prevenire per difendersi. Stesso discorso, ovviamente, per il Vesuvio, pericoloso soprattutto per la densità demografica condensata nel vasto circondario del cratere.

Il rapporto. Si tratta del metodo definito "Operational Eruption Forecasting" che valuta l'evoluzione dell'attività vulcanica nei comprensori a più alto rischio. Per i Campi Flegrei la probabilità dell'eruzione ha superato la quota del 10 per cento. Tutto nasce dallo studio di quattro ricercatori dell'Istituto: Paolo Papale (responsabile della sezione Vulcanologia), Warner Marzocchi, Jacopo Selva, Laura Sandri. Il rapporto è stato pubblicato sul «Journal of Applied Volcanology» nel 2012. La Protezione Civile, però, non ha mai diffuso il testo del lavoro, perché ancora non è stato aggiornato il piano di sicurezza dei Campi Flegrei con l'allargamento della zona rossa.
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caro luciano credi che questa sia un'arma che potremmo eventulamente sfruttare contro il trasferimento a bagnoli?

stefano

Anonimo ha detto...

Il ritorno di Vincenzina. Chi c.... è?

Anonimo ha detto...

Caro Luciano potresti cortesemente spiegarmi la differenza fra i "quota 96" della scuola (per i quali pare che il governo voglia intervenire sulla legge fornero) e gli altri dipendenti pubblici che, pur avendo raggiunto tale quota, non sono presi in considerazione ai fini della pensione?
Io ho capito solo che, essendo la loro finestra legata all'anno scolastico, il termine di valutazione del diritto alla pensione secondo la vecchia normativa, mentre per tutti è il 31/11/2011 per loro verrebbe slittato al 30/9/2012.
Se così è, mi chiedo perchè due tipi di dipendenti pubblici (scuola e restanti), a parità di età e di anzianità lavorativa devono essere trattati in modo diverso.
Preciso con un esempio: se un prof a marzo 2012, secondo la precedente legge, ha maturato il diritto alla pensione ci andrà (forse) mentre se un altro dipendente pubblico ha maturato il diritto a marzo 2012 non ci andrà (forse).
Ti ringrazio anticipatamente, sperando di aver reso il concetto, secondo quanto ho compreso io.
Luigi da Avellino

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Caro Stefano,
personalmente ho sempre detto che il trasferimento degli uffici a Bagnoli presenta ostacoli, non solo di natura economica ma anche tecnica, che difficilmente possono essere superati.
La questione del rischio sismico, il fatto che Bagnoli sia inserita nella zona rossa, rappresenta proprio uno degli aspetti che rendono questa operazione molto complicata da realizzarsi.
Domanda: qualora fosse concretamente assunta la decisione di trasferire gli uffici a Bagnoli, il tema del rischio sismico costituirebbe uno dei motivi di una forte azione di protesta?
Risposta: ovviamente si.

Anonimo ha detto...

Tra il dire e il fare c'è il mare-BY ACHAB-

Anonimo ha detto...

ciao luciano avrei necessità di un chiarimento: dopo l'assegnazione all'uod bisogna attendere l'assegnazione dell'incarico(mansioni) e in attesa cosa fare? grazie
saluti

Anonimo ha detto...

Luciano rispondi a Luigi? X favore

Anonimo ha detto...

Caro collega
del 15 settembre,ore 9,03

Vincenzina è solo una vostra collega che segue assiduamente questo blog e non ha nessuna pretesa di essere qualcuno e tantomeno essere al pari di te, che con quel post, ti sei rivelato un villano e uno screanzato e forse anche un pò invidioso.Ciao e scusa se ti ho rovinato la giornata

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Caro Luigi da Avellino,
hai perfettamente reso il concetto che volevi esprimere.
Non vi è alcuna differenza tra il comparto scuola e gli altri dipendenti pubblici che giustifichi un diverso trattamento ai fini della maturazione del requisito pensionistico.
Se così avverrà, dunque se verrà prevista una deroga alla Fornero per la scuola e non anche per il restante personale pubblico, sarà semplicemente perché frutto di una decisione politica, di una scelta discrezionale assunta dal nostro Governo.
Io considero la tua domanda assolutamente legittima: perché due tipi di dipendenti pubblici devono essere trattati in 2 modi diversi?
Non è questa una ingiustificata disparità di trattamento?
Caro Luigi, non posso che essere d'accordo con le tue considerazioni, ed aggiungo che nel nostro Paese esistono molto più di due modi diversi di trattare lavoratori che hanno le medesime caratteristiche.
Ad esempio mi chiedo: è normale che alcune generazioni di pubblici dipendenti, che hanno svolto il medesimo lavoro che facciamo io, la mia generazione e quelle future, siano andati o andranno in quiescenza con un sistema di calcolo che gli consentirà di percepire una pensione sensibilmente superiore alla nostra?
Non è anche questo un caso nel quale si trattano i lavoratori in 2 modi diversi?
Di esempi se ne potrebbero fare a centinaia.
La mia opinione è che siamo un Paese nel quale non ci si è quasi mai preoccupati di badare a ciò che fosse giusto e ciò che fosse ingiusto. Ciascuno di noi si allerta, si mobilita e chiede non quando si tratta di sostenere ciò che sia giusto ed equo, ma solo quando c'è in ballo un proprio interesse personale.
Esiste una ideologia che postula un principio interessante: in una società nella quale le persone si adoperano non per il benessere personale ma per quello di tutti, si generano automaticamente meccanismi che determinano il miglioramento delle loro stesse condizioni individuali. E' un principio che si può semplicisticamente tradurre dicendo che più stanno bene gli altri più si creano le condizioni affinché stia meglio anche io.
Non mi sembra che ci siamo mossi in questa direzione ed i risultati si vedono tutti.

Anonimo ha detto...

Caro Luciano ti ringrazio della rapida risposta che ha confermato le mie convinzioni.
Sono perfettamente daccordo con te "gli interessi generali al di sopra degli interessi personali" e le società saranno migliori.
Lo vedremo mai?
Luigi

Anonimo ha detto...

Carissimo Luigi da Avellino,
ma allora se sei d'accordo con Luciano che ca..o rompi a fare ?
Mai possibile che tu debba alimentare questa invidia dal basso del dipendente regionale contro il professore quando GIUSTAMENTE Luciano ti ha fatto notare che sarebbe meglio chiudere la bocca e con gran vergogna aspettare fosse anche un mese in più per avere quella pensione non interamente meritata?
...e mi fermo qui, perché non mi voglio intossicare la giornata con gente come te

Anonimo ha detto...

luciano gentilmente vuoi rispondere all'anonimo delle ore 12,10?

Anonimo ha detto...

Caro Luciano
tu parli di giustizia e di equità.
Bene. Questi sono concetti che se applicati creerebbero uno Stato perfetto di cui non esiste nessuna traccia nella storia e neppure nella fantasia del più bizzarro economista.E soprattutto ora che l'Italia è in recessione e in deflazione, la gente cosa potrà più ottenere da questa crisi che perdura da anni? Forse non gli rimane che difendere il proprio interesse personale per sopravvivere alle privazioni? E'difficile pensare al benessere altrui quando si ha fame! Ciao Vincenzina

Anonimo ha detto...

vincenzì!!
mo' ti metti pure tu???

ma lo capisci che fare uno sproloquio sui massimi sistemi per sostenere che è sperequazione andare in pensione due mesi più tardi di un professore è una cazzata mondiale??

ma la vogliamo finire o no?

ma avete capito che la vostra generazione si è mangiata tutto il cuoppo di sant'Antonio e a noi ora tocca pagare il conto ??

voi vi alzate da tavola e ve ne andate e noi dobbiamo andare a lavare i piatti!!!

allora se siamo tutti uguali voglio pure io la pensione con il calcolo retributivo!!!

Facit'm o piacer: prendetevi questi ultimi, piccoli privilegi che ancora avete ma zitti, senza fare troppo rumore chè altrimenti il 47% di giovani senza occupazione in mezzo ad una strada se ne accorge e sono cazzi!!

Anonimo ha detto...

L'anonimo delle ore 12,10 meriterebbe di essere licenziato con il divieto di uscire di casa. Collè ma tessen pur purtà o stipendio a casa?

Anonimo ha detto...

collega delle 15,28; non si capisce che nell'ambiente c'è tensione? e poi cosa c'è di male se chiedo un pò di chiarezza per evitare la guerra tra i poveri? per cortesia luciano mi rispondi? c'è ancora molta confusione in merito alle assegnazioni di competenze soprattutto in periferia dove i "posizionisti" si credono dirigenti di direzioni generali

Anonimo ha detto...

Notizia fresca di giornata:

Al via il prelievo INPS sulle buste paga dei dipendenti previsto dalla Riforma del Lavoro Fornero (articolo 3 della Legge 28 giugno 2012, n. 92) con l’obiettivo di finanziare il Fondo di solidarietà residuale per i lavoratori non coperti dalla cassa integrazione guadagni. Il contributo è pari allo 0,5% della retribuzione – 1/3 è a carico del lavoratore e 2/3 a carico del datore di lavoro – riguarda dipendenti (esclusi i dirigenti) e imprenditori, avverrà a partire dal mese di settembre, ma verranno prelevati anche gli arretrati a partire da gennaio 2014.
IL SISTEMA E' COLLAUDATO:MENTRE SI DISCUTE DI TUTTO, SI DISTOGLIE L'ATTENZIONE SULLECOSE IMPORTANTI...... MEDITATE!

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Ciao collega,
dopo essere stato assegnato alla UOD il relativo dirigente deve ovviamente assegnare al lavoratore le sue competenze di servizio.
Francamente è anomalo che tale passaggio possa richiedere un tempo elevato e quindi una situazione di attesa prolungata per il lavoratore.
Ciò infatti significherebbe o che la UOD non ha attività di servizio da svolgere o che il dirigente non la organizza tempestivamente.
La mia risposta alla tua domanda è la seguente: chiedere per le vie brevi al dirigente l'assegnazione del proprio incarico di servizio. Se arriva una risposta negativa o strana ci aggiorniamo e la valutiamo.

Anonimo ha detto...

Ciao Lucià
sai niente di questa cosa dell'INPS ?
è vera o è una bufala ?

Anonimo ha detto...

Magari fosse una bufala,è un regalo di Monti-BY ACHAB-

Anonimo ha detto...

come funziona? è vero che non è valida per i dirigenti?

Anonimo ha detto...

come funziona? è vero che non è valida per i dirigenti?

Anonimo ha detto...

BAGNOLI BAGNOLI BAGNOLI...

Era il 14 aprile 2012 quando la Giunta regionale della Campania istituì un gruppo di lavoro con il compito di elaborare uno studio preliminare relativo al trasferimento delle sedi di alcuni uffici della Regione Campania presso il complesso che ha ospitato fino al settembre 2013 la NATO a Bagnoli, il vecchio Collegio GIL Costanzo Ciano di proprietà della Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia.
Questo gruppo di lavoro ha prodotto un primo documento il 11 dicembre 2013, poi integrato il 21 marzo 2013 e il 31 ottobre 2013. Il 27 novembre 2013, Stefano Caldoro, Presidente della Giunta regionale, riconobbe il carattere strategico della decisione di attuare il trasferimento delle sedi regionali nel complesso del Collegio Costanzo Ciano, anche in termini di beneficio funzionale e logistico per l’organizzazione e per l’attività degli Uffici regionali, e richiese la produzione da parte della Direzione Generale per le Risorse Strumentali di una valutazione più approfondita del quadro economico dell’operazione e l’indicazione dei tempi stimati di realizzazione del trasferimento, con il conseguente studio di fattibilità del 4 marzo 2014. Nel frattempo, il 9 dicembre 2013, la Giunta regionale aveva nominato il professore Sergio Sciarelli nuovo commissario della Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia, “dinanzi all’urgenza di assicurare la massimizzazione del reddito del complesso in relazione alle finalità assistenziali della Fondazione”. Il commissario Sciarelli ha però già minacciato le sue dimissioni entro settembre se, per allora, la Regione Campania non avrà chiarito le sue intenzioni sul futuro dell’aera e, di riflesso, su quello della Fondazione. Infatti, dal settembre 2013, il complesso di Bagnoli è praticamente vuoto, dato che la Regione Campania non ha mai manifestato in modo definito la sua volontà sull’utilizzo dell’area. Allo stesso tempo, gli introiti della Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia si sono drasticamente ridotti, dato che IL FITTO PAGATO DALLA NATO, CIRCA 10 MILIONI DI EURO, copriva quasi il 70% del bilancio della stessa Fondazione. D’altronde, un avviso pubblico della Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia, che chiedeva ai soggetti interessati di manifestare il loro interesse, raccolse diverse proposte ma nessuna si concretizzò: forse anche a causa dell’incertezza della Regione Campania circa l’uso che essa intendeva fare dell’area? Non manca quindi una vera e propria pianificazione strategica? In termini generali, andare a Bagnoli o restare al Centro Direzionale non vuol dire decidere l’asse di sviluppo della città di Napoli e, di riflesso, di tutta la regione? Quel che è certo è che la REGIONE CAMPANIA HA PREDISPOSTO UN PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DEI CONTRATTI DI FITTO PASSIVI E SONO STATE ATTIVATE AZIONI VOLTE AD ASSICURARE UNA DIMINUZIONE DEI COSTI SOSTENUTI PER FITTI PASSIVI AVENTI AD OGGETTO LA LOCAZIONE DI IMMOBILI ADIBITI A SEDI ISTITUZIONALI ATTRAVERSO LA RINEGOZIAZIONE DEI CONTRATTI AL FINE DI OTTENERE UNA RIDUZIONE DEI CANONI PASSIVI DEL 15% A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2015 E L’ULTERIORE RIDUZIONE NECESSARIA A RAGGIUNGERE UN RISPARMIO DEL 33% A DECORRERE DAL 1° GENNAIO 2017.....

Anonimo ha detto...

Nonostante ciò il 16 giugno 2014 la Giunta regionale ha incaricato la Direzione Generale per le Risorse strumentali di approfondire l’analisi di fattibilità del trasferimento degli Uffici della Giunta regionale ubicati nella città di Napoli presso l’area della vecchia sede NATO di Bagnoli, valutando la fattibilità in termini di accessibilità e, quindi, la facilità con la quale la stessa sia raggiungibile anche in relazione al servizio di trasporto pubblico, la disponibilità di un accesso autonomo e di spazi pertinenziali scoperti ad uso ricovero automezzi e parcheggio ad uso esclusivo, la conformità dell’intera struttura alla vigente normativa in materia di barriere architettoniche, il rispetto o l’adeguamento a tutte le normative (sismicità, prevenzione degli incendi, tutela della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, ecc.). La Giunta regionale ha assegnato alla Direzione Generale per le Risorse strumentali il termine di due mesi per sottoporre, all’approvazione della Giunta, una proposta di programmazione finanziaria e strategica per il conseguente eventuale avvio delle procedure di trasferimento degli uffici. È IMPORTANTE RICORDARE CHE L’AREA È VINCOLATA AL PIANO REGOLATORE DEL COMUNE DI NAPOLI ED È IN PARTE PROTETTA DALLA SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI ED ARCHITETTONICI DI NAPOLI, DATO CHE MOLTI DEGLI EDIFICI FURONO COSTRUITI NEGLI ANNI ’30

Anonimo ha detto...

BURC n. 40 del 16 giugno 2014
Prosegue il folle tentativo della Giunta Regionale della Campania di abbandonare il Centro Direzionale di Napoli per trasferire gli uffici alla ex Nato di Bagnoli. Si ricordi che il Centro Direzionale (lo dice il nome stesso) è nato proprio per ospitare i principali uffici regionali in un luogo prossimo ai grandi sistemi di comunicazione: stazione, autostrade, aeroporto. Inoltre, si effettuerebbe il trasferimento proprio ora che sta per arrivare al CDN la stazione della Metro collinare. La Regione Campania non può ragionare solo in termini di limitazione di costi interni, dopo decenni di sprechi e inefficienze, ma guardare ai più generali interessi del territorio, gli unici che la vincolano statutariamente...

Anonimo ha detto...

Avete saputo la notizia di quel collega che in un nostro ufficio periferico ha preso con la zappa il proprio responsabile di p.o.?

Anonimo ha detto...

ci dici almeno in quale ufficio?

Anonimo ha detto...

Questi devono essere presi con il zappone

Anonimo ha detto...

Prima di avere le posizioni non erano mai presenti sul lavoro. Oggi si prendono una piccola laurea triennale e si fanno chiamare dottore.

Anonimo ha detto...

Se l'amministrazione capeggiata da Caldoro riuscirà a concentrare tutti gli uffici a BAGNOLI .....passerà alla storia per un grande AMMINISTRATORE.
Infatti è impensabile che i cittadini o un amministratore di un piccolo comune che viene dalla provincia deve girare per tutta la città per completare una PRATICA.
In conclusione spero che i SINDACATI non ascoltino questi quattro colleghi che (ABITANO NEI PRESSI DEL CENTRO DIREZIONALE) e appoggiano e chiedano celerità all'amministrazione al trasferimento di tutti gli uffici con realtivo personale a BAGNOLI.....così da essere piu' efficienti e rendere meno difficile la vita ai CITTADINI che pagano le tasse per finanziare i nostri STIPENDI.
W.W.W. BAGNOLI ......MIMMO

Anonimo ha detto...

caro mimmo mi sa che invece sei tu uno dei 4 colleghi che abitano a bagnoli vorrei ricordarti che i 2/3dei dipendenti regionali vengono da FUORI napoli e certamente per loro come per i cittadini è più facile raggiungere il centro direzionale che andare a bagnoli per risolvere una pratica

quindi evita di scrivere cavolate cortesemente

Anonimo ha detto...

carissimo Mimmo,
logica vorrebbe che se si cercasse effettivamente di razionalizzare, la scelta non potrebbe che cadere su Palazzo Fuga:
- il palazzo è di dimensioni ragguardevoli
- ha un parcheggio altrettanto grande adatto alle utenze interne ed esterne
- si trova nel cuore di Napoli, vicino alla stazione di P.za Garibaldi
- si possono usare i fondi europei per la ristrutturazione (essendo di proprietà pubblica)

e tanti altri vantaggi che non ti sto qui a dire.

viceversa il collegio ciano è disperso su un'area molto vasta, è dispersivo e a meno di non avere dei monopattini, andare da una palazzina all'altra non è tanto comodo, per non parlare dei problemi di mezzi pubblici e tangenziale, ....

insomma, a meno che tu non sia di Bagnoli e dintorni (e qualcosa mi fa pensare così) non potrai che convenire.

Anonimo ha detto...

luciano sai niente di una presunta nota che starebbe circolando in questi giorni fra i capidipartimenti riguardo bagnoli?

Luciano Nazzaro ha detto...

A me non risulta alcuna nota.

Anonimo ha detto...

Caro Luciano
perchè del contratto decenbtrato non se ne parla più? Ciao Tiziana

Anonimo ha detto...

luciano Buon giorno" ti scrivo due righe : al rigurdo della Circolare 4/2014 della Funzione Pubblica che definisce i metodi per individuare le posizioni in eccesso.- nella nota si specifica che andranno valutate, in primis, le condizioni di soprannumero (ossia le "situazioni in cui il personale in servizio superi la dotazione organica in tutte le qualifiche, categorie o aree" non mi dilungo più di tanto, però ti chiedo se puoi dargli uno sguardo( da sindacalista) e se ci sono i presupposti per un'azione al rigurdo :- un saluto GENNARO!!

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Cara Tiziana,
onestamente non lo so.
Nell'ultimo incontro tenuto con l'amministrazione sull'argomento del contratto decentrato, il Sindacato ha posto delle condizioni pregiudiziali alla negoziazione. L'amministrazione ci rispose che avrebbe valutato le richieste sindacali, ma da quel momento non si è fatta più viva.
Bisogna considerare che l'input a modificare il vigente contratto decentrato è partito dall'amministrazione, non dal Sindacato. Dunque è l'amministrazione che dovrebbe aver fretta di concludere.
Comunque la bozza presentata dall'amministrazione non ci piaceva per niente e le trattative vertono su aspetti molto spinosi e complicati. Il prolungamento dei tempi, personalmente, non è che mi dispiaccia.

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Buongiorno Gennaro,
conosco bene la circolare a cui ti riferisci.
La risposta alla tua domanda è che non vi è alcun presupposto per un'azione al riguardo.
La circolare disciplina le ipotesi di eccedenza del personale e le modalità di gestione delle stesse.
La competenza del Sindacato subentra se e quando un'amministrazione decide di dichiarare un esubero del personale. Ma non è questo il caso della Regione Campania, che non ha fatto alcuna valutazione di avere personale in eccedenza rispetto alle proprie esigenze.

Anonimo ha detto...

Egregio Luciano per essere più preciso con il collega Gennaro dovresti commentare il post dell'anonimo del 12 Settembre 2014 ore 10:09.

Anonimo ha detto...

A parte che la notizia riportata nel post del 12 sett è vecchia, da tutti conosciuta e più volte commentata da Luciana ...
...scusa ma se proprio ci tieni tanto, se pensi che ci sia altro di significativo da aggiungere perché non la commenti tu?

Anonimo ha detto...

... ovviamente volevo scrivere "Luciano"... scusate l'errore

Anonimo ha detto...

Nata vot' chu' stu' soprannumer! Ma vui nun tenit nù c... a pensà! Ma futtit a faticà!

Anonimo ha detto...

fonte: il Mattino 18/10/2014 La presa di posizione riguarda l’ennesima emergenza sanitaria, che si sta materializzando in queste ore perché i tetti di spesa sono stati raggiunti con tre mesi d’anticipo. Da ottobre a fine anno, dunque, per analisi, esami di laboratorio, risonanze, radiografie e quant’altro i cittadini dovranno pagare di tasca propria.

Anonimo ha detto...

ovviamente 18/09/2014 scusate

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Gentile collega,
in effetti il post che richiami cita articoli di giornale un pò datati, che parlano di un argomento sul quale mi sono già espresso ripetute volte.
Comunque quegli articoli erano piuttosto imprecisi ed approssimativi, sicuramente scritti da qualcuno che non conosce bene la materia.
Non vi è mai stato, nemmeno per ipotesi, un piano che prevedesse 2.800 esuberi in Regione Campania.
Ciò che esiste è un piano (Piano di stabilizzazione finanziaria) che prevede il trasferimento di circa 3.000 dipendenti regionali a seguito del decentramento di funzioni.
Ovviamente basta un minimo di conoscenza tecnica per capire che la fuoriuscita di 3.000 lavoratori a seguito di un decentramento di funzioni è cosa ben diversa dal dire che c'è un esubero di 3.000 persone. Dunque la Regione Campania non ha mai pagato personale in esubero.
Per non parlare dell'articolo del Corriere, che dà veramente i numeri. Nell'ottobre del 2012 non c'erano 7.500 dipendenti in servizio, dato che si riferisce invece alla dotazione organica. Chi ha scritto quell'articolo non conosceva la differenza tra dotazione organica (ovvero il numero di personale che l'amministrazione ritiene occorra per svolgere le proprie attività) ed il dato dei lavoratori effettivamente di ruolo (all'epoca circa 6.000 unità).
Per quanto concerne il raffronto tra il numero di dipendenti delle regioni Campania e Lombardia, se lo studio comprendesse anche i dati delle c.d. agenzie collegate, si scoprirebbe che la forbice non è poi così ampia.

Anonimo ha detto...

LUCIANO,chiediamo una Tua delucidazione in merito a quello che Ti andremo ad esporti. In questi giorni gli uffici regionali dei Genio Civili stanno emettendo delle sanzioni amministrative pecunarie nei confronti di chi non si è preoccupato di depositare progetti in sanatoria presso gli stessi enti.
Esse vengono applicate tenendo conto della legge Regionale 10 gennaio 1983 n.13. Ebbene l'art.17 "utilizzazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecunarie"
al punto 2 sancisce "i predetti enti provvederanno a liquidare il quarto dei proventi contravvenzionali a norma della legge 26 gennaio 1865 n.2134 agli Agenti Scopritori" Ebbene la nostra domanda è questa:possono intendersi Agenti Scopritori, i dipendenti che hanno in carico la pratica ed effettuano le sanzioni pecunarie? Sappiamo,carissimo Luciano che Ti abbiamo sottoposto una difficile situazione,ma puoi prenderti tutto il Tempo necessario affinchè Tu possa darci una risposta a questi nostri dubbi.
Ti ringraziamo,Angelo,franco,Vincenzo ecc.

Maria ha detto...

I tetti di spesa sanitari sono stati già raggiunti, in anticipo rispetto all'anticipo degli altri anni. Questa è cosa gravissima ma..... si pensa solo se la Regione è in soprannumero oppure no. La risposta è sempre la stessa. Si pensa sempre al proprio piccolo e mai, Mai, a qualcosa che va oltre il nostro piccolo beneficio. Eduardo de Crescenzo diceva che "Se ogni giorno della nostra vita pensiamo e diciamo di lasciare stare perchè è Cosa da niente, noi stessi diventaimo alla fine della nostra vita una cosa da niente. Non saremo mai delle persone in grado di pensare questo....

Anonimo ha detto...

Frutto della nuova organizzazione,nelle competenze del mese di SETTEMBRE MANCANO GLI ASSEGNI FAMIGLIARI-BY ACHAB-

Anonimo ha detto...

Scusate FAMILIARI-BY ACHAB-

Anonimo ha detto...

blablablablaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa niente fatti

Anonimo ha detto...

Ciao Luciano
novità sui concorsi?
si è bloccata l'azione dell'amministrazione oppure ha chiesto/ sta per chiedere altro incontro con il sindacato?

Grazie

Luciano Nazzaro ha detto...

Carissimi Angelo, Franco, Vincenzo ecc. ecc.
in effetti la domanda che mi avete posto è piuttosto complicata e mi è servito un pò di tempo per studiare la questione.
Bisogna anzitutto considerare che le norme richiamate dall'art. 17 della Legge regionale 13/83 sono state successivamente modificate da altre leggi.
Data la materia trattata dalla citata legge regionale, per Agenti scopritori devono intendersi coloro che materialmente accertano la violazione che determina la sanzione pecuniaria. Non deve trattarsi solo della fase amministrativa, ma anche di quella ispettiva e di vigilanza sul territorio.
Se svolgete anche questa fase direttamente ispettiva è cosa che potete sapere solo voi.
Ciò detto, devo precisare che, nei casi in cui sussiste l'erogazione del quarto dei proventi contravvenzionali, queste somme non vanno direttamente al lavoratore, bensì ad un fondo assistenziale e previdenziale.
Questo aspetto è chiarito anche da un parere della Corte dei Conti della Campania, che si pronuncia proprio sul citato art. 17.
Se vi interessa leggerlo lo trovate al seguente link: http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/campania/pareri/2009/parere_37_2009.pdf

Luciano Nazzaro ha detto...

Ciao collega,
al momento non ci sono novità sui concorsi e non abbiamo altre convocazioni da parte dell'amministrazione.

Anonimo ha detto...

Caro Luciano
è vera la notizia che nell'immediato due capidipartimento vanno in pensione. Se è vero mi puoi dire di chi si tratta? Ciao Vincenzina

Anonimo ha detto...

Ciao Luciano.

E' vero che al Personale stanno preparando i bandi di concorso per funzionari e dirigenti e che verranno pubblicati entro fine Ottobre 2014???

Anonimo ha detto...

Lucià ma lo possono fare senza aver prima sentito il sindacato?
senza il piano dei fabbisogni?

Ma lo possono fare?

Anonimo ha detto...

luciano ci delucidi oltre che sui concorsi anche su questa proposta di renzi sul dare il tfr in busta paga? cosa cambierebbe concretamente per noi lavoratori?
ci andremmo a perdere o guadagnare?

stefy

Anonimo ha detto...

Caro Luciano,penso che tu conosca bene l'articolo 11 bis della legge n. 124 del 2013:Modifica all'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201,in materia di trattamenti pensionistici,e-bis) ai lavoratori che alla data del 31 ottobre 2011
risultano essere in congedo per assistere figli con
disabilita' grave ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del
testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n.
151, i quali maturino, entro ventiquattro mesi dalla data
di inizio del predetto congedo, il requisito contributivo
per l'accesso al pensionamento indipendentemente dall'eta'
anagrafica di cui all'articolo 1, comma 6, lettera a),
della legge 23 agosto 2004, n. 243, e successive
modificazioni;
e-ter) ai lavoratori che, nel corso dell'anno 2011,
risultano essere in congedo ai sensi dell'articolo 42,
comma 5, del testo unico di cui al decreto legislativo 26
marzo 2001, n. 151, e successive modificazioni, o aver
fruito di permessi ai sensi dell'articolo 33, comma 3,
della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive
modificazioni, i quali perfezionino i requisiti anagrafici
e contributivi utili a comportare la decorrenza del
trattamento pensionistico, secondo la disciplina vigente
alla data di entrata in vigore del presente decreto, entro
il trentaseiesimo mese successivo alla data di entrata in
vigore del medesimo decreto. Il trattamento pensionistico
non puo' avere decorrenza anteriore al 1° gennaio 2014." La domanda è che il sottoscritto i requisiti della 104 usufruita nel 2011 della legge Fornero li ha maturati nel 2013. Oggi sono ancora in tempo per fare domanda di pensione per le future uscite del 2015?

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Caro/a collega,
penso che sei ancora in tempo, però fossi in te farei un passaggio con gli uffici di quiescenza e previdenza.

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Ciao Stefy,
è difficile spiegare le proposte di Renzi perché non si capisce mai come e per chi le vuole realizzare.
E' preferibile aspettare che la proposta si concretizzi in qualcosa di scritto.
Comunque mettere il tfr in busta paga non comporta ne un guadagno nè una perdita. Significa semplicemente che i soldi che ciascun lavoratore mette da parte per la sua liquidazione verrebbero invece erogati mese per mese, dunque non più accantonati.
In pavore povere non pensi più al futuro e ti mangi oggi quello che ti potrebbe servire domani.
Reputo comunque che questa misura, qualora dovesse essere approvata, potrebbe non riguardare il pubblico impiego.

LUCIANO NAZZARO ha detto...

I concorsi richiedono necessariamente la preventiva approvazione del piano triennale del fabbisogno di personale.
E' ormai chiaro che l'amministrazione intende provarci e che se arriverà l'ok da parte del MEF avremo presto la pubblicazione dei bandi.

Anonimo ha detto...

Luciano, scusa, per questi concorsi, si potrebbe sapere quindi se questa voce è vera o meno???

Al Personale, sotto sotto, li stanno preparando sti Bandi di Concorso " A SORPRESA"?

Anonimo ha detto...

La preventiva approvazione da parte di chi?
Si può anche non interpellare il sindacato?

Anonimo ha detto...

LUCIANO, per mio mero errore non ho usufruito di alcuni giorni che dovevo consumare entro il mese di settembre. Venutone a conoscenza,ho chiesto in segreteria, e mi è stato risposto che purtroppo,come tanti altri colleghi, quei giorni sono andati perduti. Ma,non era loro dovere,avvisarmi e mettermi di autorità in congedo?
Se,come sostengono loro, io che ho preso gli altri giorni, ne avrei fatto a meno per poter usufruire del tiket, per cui resta un danno nei confronti dell'Ente Regione.
DELUCIDAMI in merito.Ti ringrazio anticipatamente. Angelo

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Non è una voce e non ci sarebbe nessuna sorpresa.
Come ho già detto in precedenti interventi, il 7 agosto l'amministrazione ha convocato le OO.SS. per notiziare la volontà di approvare la programmazione triennale del fabbisogno di personale e bandire dei pubblici concorsi.
Dunque le intenzioni sono chiare e ben note.
L'approvazione del piano triennale compete alla Giunta regionale e richiede l'informativa sindacale.

Anonimo ha detto...

Siamo al paradosso che il Collega non sa nemmeno i giorni di FAP che gli restavano. Boh!

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Ciao Angelo,
le ferie sono un diritto irrinunciabile e costituzionalmente garantito al lavoratore.
Non esiste una sola ipotesi per la quale questo diritto possa andare perduto. Anche nel caso in cui il lavoratore non abbia goduto di tutte le ferie maturate al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro, le ferie stesse gli devono essere monetizzate, ovvero pagate con una indennità in danaro.
A questo diritto del lavoratore si contrappone, in capo al datore di lavoro, l'obbligo di far fruire delle ferie, in quanto finalizzate alla tutela della persona e della dignità del lavoratore. Il mancato rispetto di questo obbligo prevede anche delle sanzioni a carico del datore di lavoro.
In sintesi, la risposta che hai ricevuto dal tuo ufficio non è corretta. Il tuo ufficio aveva l'obbligo di comunicarti la fruizione delle ferie non ancora godute, anche d'autorità.

Anonimo ha detto...

GRAZIE LUCIANO PER LA TUA SEMPRE SOLLECITA RISPOSTA A DOMANDE SERIE.
AL COLLEGA DELLE 13:56 ,invece dico che la serietà gli manca. Possa non succedere a TE il motivo per cui NON HO POTUTO godere di quelle ferie precedentemente,e credimi lo avrei fatto volentieri.Forse caro collega non ti resta altro che chiedere pubblicamente scusa.
A TE LUCIANO un grazie infinito.

Anonimo ha detto...

Scusa Collega!

Anonimo ha detto...

Caro Luciano
siccome non mi hai risposto ti ripropongo la domanda. E'vera la notizia che nell'immediato due capidipartimento vanno in pensione. Se è vero mi puoi dire di chi si tratta? Ciao Vincenzina

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Cara Vincenzina, non lo so.

Anonimo ha detto...

RICHIESTA IMPORTANTISSIMA ed URGENTE. LUCIANO,e a chi più ne sa,sembra che i lavoratori Socialmenti Utili, già da oggi risultino abusivi nello svolgere il loro lavoro in quanto la sede Romana non Ha prorogato,oppure, sonvenzionato il progetto per cui domani potrebbero non prendere servizio. E' VERO questa assurda decisione.

Anonimo ha detto...

Vincenzì ma a te che te ne fotte?

Anonimo ha detto...

la fanno capodipartimenta ad honorem

Anonimo ha detto...


Rispondo ai due colleghi che mi precedono: "Quanto più limitate sono le capacità di alcune persone
ianto più la loro presunzione
è grande". Ciao Vincenzina

Anonimo ha detto...

vabbè....
se devi rispondere, rispondi nel merito:
"ma a te che te ne fotte?"

Anonimo ha detto...

Caro Collega delle 12,45

Ma non ci arrivi proprio, ma ti devo spiegare tutto?
I capodipartimento sono prima di tutto degli uomini con le proprie debolezze e facilmente corruttibili. Uno di questi è un caro amico di un mio presuntuoso collega dalle orecchie lunghe come quelle di un somaro, che aspira ad una posizione o a qualcosa di similare Questo capodipartimento si sta impegnando per fargliela avere. Se va via in pensione io e le mie colleghe forse ci salveremo da questa catastrofe. Sono stata chiara? Ciao Vincenzina.

Maria ha detto...

Cara Vincenzina, lo sai che da me sta succedendo la stessa cosa? E credo che non siano le uniche situazioni in questa regione. Purtoppo le cose stanno così e anche se questo tuo collega non avrà questa posizione, in altri uffici questa storia continuerà. Io, come te, vorrei un pò più di giustizia e merito, e ogni volta che vengo in ufficio mi sento morire dentro. Io, e credo molti ancora come me, sono laureata inquadrata in cat. C e so che non avrò mai la possibilità ad arrivare nè in cat D nè alla posizione e questo perchè non ho "protettori politici" da mandare avanti a me. Ciao Maria

Anonimo ha detto...

luciano mi diresti qual è la fonte normativa che disciplina i concorsi pubblici ed in particolar modo la tipologia del concorso per titoli e colloquio? grazie

Luciano Nazzaro ha detto...

Il concorso pubblico è previsto dall'art. 97 della Costituzione, dall'art. 24 del D.Lgs. 150/2009 ecc.
Le modalità di svolgimento dei concorsi sono disciplinate dal D.P.R. 487/94, fatta salva la potestà regolamentare attribuita a tutti gli enti in materia di reclutamento del personale. Quindi ciascuna amministrazione può, con proprio regolamento e nel rispetto dei principi legislativi generali, dettare le proprie regole in materia di svolgimento dei concorsi.

Anonimo ha detto...

scusa Luciano ma stai dicendo che per caso la regione campania potrebbe fare la porcata di indire un concorso per soli titoli e colloqui senza prove scritte e orali?????
sarebbe giuridicamente possibile??

carlo

LUCIANO NAZZARO ha detto...

Lo escluso.
Il nostro regolamento in materia di reclutamento prevede il concorso per titoli ed esami.

Anonimo ha detto...

dove possiamo leggere questo regolamento luciano?

grazie

carlo

Anonimo ha detto...

"Il nuovo art. 18 si applicherà anche alla Pa ma i problemi non si risolvono con i licenziamenti"

La prima domanda è scontata: i dipendenti della pubblica amministrazione sono interessati o no dalle modifiche che il governo si appresta a fare all’articolo 18?
“Lo sono perché l’articolo 18 si applica anche a loro. L’ordinamento del lavoro pubblico è un po’ particolare perché è regolato dal codice civile, dalle leggi sul lavoro nell’impresa dal Testo Unico sul lavoro nella Pa (decreto legislativo 165 del 2001) che in certi casi deroga le fonti normative precedenti. Il sistema è quindi misto e ci sono delle differenze rispetto al settore privato tuttavia con riferimento all’articolo 18 non ci sono dubbi. L’articolo 51 comma 2 del Testo Unico dice chiaramente che la legge 20 maggio 1970 numero 300, ovvero lo Statuto dei lavoratori, si applica alla pubblica amministrazione a prescindere dal numero dei dipendenti’.

“Nel Testo Unico sul lavoro nella Pa sono indicati i presupposti per procedere ai licenziamenti collettivi e questi devono essere graduati, come avviene anche nel privato. Prima di arrivare al licenziamento bisogna cioè sempre valutare la possibilità di ricollocare le persone. Se ci fosse una razionalizzazione della Pa molti dipendenti forse dovrebbero passare dal Sud al Nord e da un comparto all’altro. Questo per esempio ci consentirebbe di tagliare i dipendenti nella giungla degli enti inutili e potenziare gli uffici giudiziari che sono notoriamente e cronicamente sottodimensionati”.


A suo avviso cosa bisognerebbe fare per riformare la Pa?
“Due cose. In primo luogo ripristinare gli organismi che verificano l’applicazione delle disposizioni normative dopo l’adozione. Fare buoni precetti normativi non è sufficiente perché senza controlli la probabilità di una mancata applicazione è molto alta”.


09 ottobre 2014

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