venerdì 30 novembre 2012

LETTERA UNITARIA SU TRASFERIMENTO SETTORE ENTI LOCALI


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo 59 anni il Comando Nato lascia
Bagnoli: nuova base a Lago Patria
L'idea: «Ospiterà la sede della Regione»

Oggi la "cerimonia d'addio" che, in fondo, come hanno sottolineato il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è solo un arrivederci. Il complesso di Bagnoli fu inaugurato nel 1954. Il complesso, costruito negli anni 30 per accogliere giovani bisognosi, dapprima sede del Comando delle Forze Alleate del Sud Europa e, in anni più recenti del Jfc Naples, sarà dunque restituita alla Fondazione Banco di Napoli. Anni, questi, segnati, come ha sottolineato l'ammiraglio Bruce W.Clingan, comandante del Comando Interforze Alleato di Napoli, da una «meravigliosa collaborazione».

Un gruppo di lavoro, all'interno della Regione Campania, condurrà uno studio insieme con i responsabili della Fondazione Banco di Napoli per individuare il modo per utilizzare al meglio la sede che fino ad oggi ha ospitato, a Bagnoli, il Comando Interforze Alleato di Napoli. Ma intanto, come spiegato dal governatore della Campania, Stefano Caldoro, tra le ipotesi c'è anche quella di collocare lì la sede della Regione Campania.

«Dobbiamo decidere - ha spiegato Caldoro a margine della cerimonia che oggi ha segnato l'addio del Comando alla sede di Bagnoli visto che si trasferirà dal 13 dicembre nella sede di Lago Patria - una delle ipotesi è chiaramente utilizzarla per finalità pubbliche, tra le ipotesi c'è anche la sede della Regione».

L'importante, ha sottolineato Caldoro, sono gli effetti legati al risparmio, che si potrebbe ottenere utilizzando questa sede, nonchè il rispetto delle finalità sociali della Fondazione Banco di Napoli. Ci vorrà del tempo per utilizzare la sede, visto che alcuni uffici ancora resteranno a Bagnoli per un pò. Pieno sostegno, è stato assicurato dalla Regione, per accelerare tutte le procedure di insediamento a Lago Patria. Intanto, certo, si pensa all'utilizzo di un complesso molto vasto.

«Abbiamo previsto un gruppo di lavoro all'interno della regione che farà uno studio con i responsabili della fondazione per verificare gli utilizzi migliori - ha concluso - dobbiamo tenere presente questi due elementi: oggi la spending review ci dice che se hai delle disponibilità immobiliari devi togliere i cosiddetti fitti passivi, noi abbiamo tante sedi in cui siamo in affitto, per legge dobbiamo toglierle. Dobbiamo partire da questo per vedere anche utilizzi diversi. E poi dobbiamo mantenere le finalità della fondazione, lasciare l'impegno economico che la fondazione ha per finalità sociali, mi auguro di mantenerlo e incrementarlo. Lo studio verrà fatto in virtù di quanto spende la Regione sui fitti passivi, se è una spesa più elevata è evidente che dobbiamo scegliere la strada legata alle proprietà della regione».
Lunedì 03 Dicembre 2012 - 18:48 Ultimo aggiornamento: 19:27

03 dicembre 2012 21:21

Anonimo ha detto...

ORAMAI E' CHIARO, BISOGNA RASSEGNARSI ED ORGANIZZARSI GIA' PER I TRASFERIMENTI. RIMARRA' A NAPOLI SOLO IL CONSIGLIO IN QUANTO LA SEDE E' DI PROPRIETA'DELL'ENTE REGIONE.
PIUTTOSTO,CERCHIAMO DI SAPERE QUALCOSA DI PIU' CONCRETO SUI PREPENSIONAMENTI.ASPETTIAMO NOTIZIE

Anonimo ha detto...

caro luciano sempre così attento alle problematiche come mai questo silenzio ui prepensionamenti grazie luisa

Luciano Nazzaro ha detto...

Ciao Luisa, resto in silenzio perché non so cosa succederà.
Ci sarà una dichiarazione di esubero del personale?
E se fosse dichiarato l'esubero, si ridurrà il personale con soluzioni che facilitino il pensionamento?
Sarà attuata una deroga alla legge Fornero?
Saranno previsti degli incentivi?
Al momento non sono in grado di rispondere a queste domande.

Anonimo ha detto...

Lo scenario
La Regione pronta a trasferirsi
nella ex base Nato a Bagnoli
Addio a Santa Lucia, primo nucleo via a inizio 2013:
si prevede un risparmio di 15 milioni all’anno
NAPOLI — Un primo nucleo di uffici della Regione Campania potrebbe essere trasferito nei primi mesi del prossimo anno nell'ex quartier generale della Nato a Bagnoli. Ad accelerare i tempi è l'assessore regionale all'urbanistica, Marcello Taglialatela: «La proprietà dell'area è di un ex Ipab, istituto pubblico di assistenza e beneficenza, controllato dalla Regione Campania, e promuove opere di finalità sociale.

I nostri tecnici hanno già compiuto tutte le valutazioni e gli accertamenti amministrativi e constatato che a Bagnoli non solo potremmo trasferire gli uffici regionali, risparmiando 15 milioni di euro in fitti passivi, servizi, utenze e ogni voce relativa alle spese di esercizio. Ma addirittura allocare altri uffici pubblici.

La Nato, pur avendo lasciato la base, continuerà a versare il canone, di 8 milioni di euro, per tutto l'anno prossimo, mentre noi dovremmo alienare palazzo Santa Lucia, gli uffici di piazza Carità e dismettere l'affitto di alcuni edifici del Centro direzionale».

LE CONFERME - Il governatore campano, Stefano Caldoro, ha confermato che un gruppo di lavoro, all'interno della Regione Campania, condurrà uno studio assieme ai responsabili della fondazione per individuare le modalità di utilizzo più efficaci della sede che fino ad oggi ha ospitato, a Bagnoli, il Comando Interforze Alleato di Napoli. «Dobbiamo decidere — ha spiegato il presidente della giunta campana a margine della cerimonia di commiato del Comando alla sede di Bagnoli, in vista del trasferimento che avverrà dal 13 dicembre nel nuovo insediamento di Lago Patria — una delle ipotesi è chiaramente utilizzarla per finalità pubbliche, tra cui la sede della Regione. Occorre pensare — ha sottolineato Caldoro — agli effetti legati al risparmio che si potrebbe ottenere utilizzando questa sede. Abbiamo previsto un gruppo di lavoro all'interno della Regione che farà uno studio con i responsabili della fondazione per verificare gli utilizzi migliori. Dobbiamo tenere presente questi due elementi: oggi la spending review impone, se un ente della pubblica amministrazione ha delle disponibilità immobiliari, di eliminare i cosiddetti fitti passivi. Noi occupiamo tante sedi in cui siamo in affitto, per legge dobbiamo dismetterle. E poi dobbiamo mantenere le finalità della fondazione, assicurare l'impegno economico per le finalità sociali. Mi auguro di mantenere e incrementare queste attività sociali. Lo studio verrà fatto in virtù di quanto spende la Regione sui fitti passivi, se è una spesa più elevata è evidente che dobbiamo scegliere la strada legata alle proprietà della regione».

I CALCOLI - Per Taglialatela il calcolo è presto fatto: «A partire dal 2014 verrà meno il canone annuo della Nato. All'interno della struttura vi sono un supermercato, due scuole private che versano un canone, una chiesa, piscine olimpioniche, un teatro, parcheggi immensi e finora sono circa quattromila le persone che vi lavorano. Insomma, vi è spazio per accogliere molti uffici pubblici. Tra l'altro, i lavori di adeguamento sarebbero ben poca cosa rispetto a quanto occorrerebbe affrontare per ristrutturare palazzo Santa Lucia. Considerato che complessivamente i fitti passivi della Regione ci costano dieci milioni di euro l'anno solo per gli edifici che occupiamo a Napoli, credo sia più che evidente la necessità di procedere nel senso che abbiamo indicato: un primo nucleo di uffici regionali fa da battistrada per semplificare le procedure di trasferimento di tutti gli altri e adeguare i locali militari alle esigenze amministrative dell'attività della Regione Campania».

Anonimo ha detto...

"NOI (REGIONE) FAREMO, NOI DIREMO, NOI, NOI"... ma Caldoro, Taglialatela e company si sono dimenticati che la proprietaria del complesso di Bagnoli è la FONDAZIONE? per essere precisi: IPAB-FONDAZIONE BANCO DI NAPOLI PER L'ASSISTENZA ALL'INFANZIA ente dotato di autonomia PATRIMONIALE-FINANZIARIA-ECONOMICA-GESTIONALE.
Il controllo della regione sulla Fondazione è DI MERA AUTORITA' TUTORIA, cioè garantire che il patrimonio di cui è proprietaria venga impiegato per scopi PUBBLICI di assistenza e beneficenza. La regione se è interessata alla locazione, in tutto o in parte, del complesso dovrebbe mettersi "in fila" con gli altri PRETENDENTI e fare una CONGRUA offerta. Non può progettare di disporre di un bene che non le appartiene; non può pensare di fagocitare la Fondazione. Pensano di giocare a "rubamazzetto" con 60 anni di storia e milioni di euro di patrimonio immobiliare! VERGOGNA!

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